Chieti. Il Movimento 5 Stelle di Chieti sottolinea che la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti segue e conferma il giudizio ampiamente negativo che gli stessi pentastellati hanno sempre riservato alla gestione economico-finanziaria del Comune.
Il gruppo comuale rimarca che ciò che il precedente sistema di contabilità permetteva di occultare ta le pieghe del Bilancio, ora emerge in tutta la sua evidenza e drammaticità nonostante le rassicurazioni e l’ottimismo di facciata.
Alcuni dati: il Comune di Chieti in un anno ha raddoppiato i residui attivi (ovvero le somme di cui sostiene di essere creditore), passando da circa 16 milioni e mezzo di euro del 2015 agli attuali 31 ed ha quadriplicato quelli passivi, ovvero le somme di cui risulta di essere debitore, che variano da circa 9 milioni e mezzo agli attuali 41. Sul fronte della spesa invece, l’aumento incontrolato dei residui è chiaro indice della scarsa capacità di far fronte ai pagamenti, dimostrata anche dai lunghissimi tempi di attesa a cui sono costretti i creditori (circa 5 mesi). Per il Movimento 5 Stelle questa situazione è chiaramente l’anticamera del dissesto che comporterebbe l’aumento di tutte le tasse comunali con l’applicazione delle aliquote massime, la cessione del patrimonio immobiliare e la riduzione del personale dipendente.
“La situazione è tutt’altro che rosea – ha sottolineato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Ottavio Argenio – la relazione dei Revisori dei Conti, con la quale è stato accompagnato questo schema di rendiconto relativo al 2016 parla di numeri che sono totalmente fuori controllo: c’è un aumento esponenziale dei residui attivi e dei residui passivi, quindi un aumento delle somme che da un lato il Comune non riesce praticamente a riscuotere e dall’altro lato, sul fronte spesa, delle somme che il Comune deve pagare ai suoi creditori. Ci sono degli aumenti anche dei tempi di pagamento che arrivano a quasi cinque mesi per i fornitori del Comune di Chieti e tutto questo lascia trasparire ad una situazione di oggettiva difficoltà. Non si parla più di una semplice tensione economico-finanziaria e quello che stiamo dicendo da anni è stato anche certificato dagli stessi Revisori dei Conti che raccomandano caldamente a questa giunta di operare in regime di Gestione Provvisoria, secondo quello che dispone l’articolo 163 del d.lgs. 167/2000. Il Comune dal punto di vista dei pagamenti si deve limitare esclusivamente a pagare le obbligazioni che ha già assunto a partire, a pagare gli stipendi dei dipendenti e a poche altre spese che siano effettivamente necessarie per evitare che il Comune incorra in danni erariali. Quindi tutta l’attività programmatica scritta nel Dup, nelle vecchie linee programmatiche del sindaco in buona sostanza è nulla, è aria fritta proprio perché queste continue tensioni di Bilancio, che sono state anche di recente certificate anche dalla Corte dei Conti, fanno sì che il Comune di Chieti si trovi già sull’orlo del precipizio rappresentato dal dissesto finanziario. Riteniamo che la colpa non possa che essere attribuita a questa giunta che, ricordiamo non amministra la città di Chieti da soli due anni a questa parte, ma questo sindaco era sindaco anche cinque anni fa, l’amministrazione dura ormai da sette anni initerrottamente, certamente saranno state ereditate situazioni di tensione finanziaria relative alle precedenti amministrazioni, ma sta di fatto che questa giunta da sette anni a questa parte non è riuscita ad uscire dalle sabbie mobili nelle quali si trovava il Comune di Chieti ed anzi ha sensibilmente peggiorato la situazione. L’approvazione del Bilancio è prevista per domani mattina quando ci sarà la prima convocazione della seduta del Consiglio Comunale dove dovrà essere approvato il Rendiconto, purtroppo emendamenti al Rendiconto non se ne possono apportare, ovviamente faremo le nostre osservazioni e le nostre considerazioni sulle attività politico-amministrative prima di questa giunta”.
Francesco Rapino