Francavilla al Mare. “Il commercio a Francavilla sta morendo e ciò che sconcerta è l’immobilismo dell’amministrazione comunale, che non si preoccupa di individuare strategie idonee per superare la grave crisi economica e addirittura non ascolta più i commercianti da lungo tempo”.
Lo dice in una nota la delegazione di Francavilla al Mare di Confcommercio che prosegue: “E’ un fatto acclarato che la crisi soffochi le imprese e che si faccia fatica ad andare avanti ma in questa situazione si deve fare gruppo tra le istituzioni e le associazioni e cercare di trovare insieme una strada che porti ad alleviare le sofferenze economiche delle imprese. In città hanno, recentemente, chiuso pubblici esercizi storici, che facevano della qualità e della cortesia la loro arma migliore per restare sul mercato ma ciò non è bastato. Ci sono ancora altri pubblici esercizi sull’orlo della chiusura e non è bastata, anche qui, la qualificata competenza dei gestori. Eppure si pretende, giustamente, il pagamento di tasse e balzelli vari, addirittura se ne portano alla luce alcuni dell’epoca del feudalesimo, come nel caso dei canoni enfiteutici, si nega una riduzione della TARSU, seppure minima per le imprese turistiche e i piccolissimi commercianti e niente è stato ancora fatto in termini di programmazione delle manifestazioni estive”.
“Lo IAT (Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica) dopo la breve esperienza
Confcommercio che lo aveva condotto in gestione per 15 mesi – ha spiegato il presidente di delegazione Confcommercio Francavilla al Mare – è stato chiuso a settembre 2011 e da allora non è stato ancora riaperto. Confcommercio chiede solamente che lo IAT sia riaperto al più presto da altri soggetti con altrettanta, anzi maggiore, competenza nel campo del turismo. Aspettiamo, però, da 8 mesi la riapertura completa dell’ufficio e ancora più assordante è il silenzio di chi si era strappato le vesti perchè l’anno passato aveva trovato, per un pomeriggio, l’ufficio chiuso e oggi tace sulla chiusura per 8 mesi. Noi aspettiamo, intanto stiamo chiudendo le attività commerciali, e Francavilla rischia veramente di essere solo un deserto con il mare e una miriade di case e ville vuote in prossimità di esso. Cosa vuole fare l’amministrazione comunale di Francavilla per il commercio e il turismo?“.