Chieti. “Una riflessione senza fine, dal sapore di un vero e proprio dilemma amletico, per la Giunta Di Primio che ancora non riesce a sciogliere il dubbio se aderire o meno alla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento, riferibile alla cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali”.
Così in una nota il capogruppo di Giustizia Sociale al consiglio comunale di Chieti, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Con buona pace dei tanti, tantissimi cittadini, che da ben cinque mesi dall’entrata in vigore del D.L. 193/2016, attendono pazientemente di conoscere la volontà politica di palazzo d’Achille in merito alla possibilità di estinguere il debito nei confronti dell’Amministrazione versando solo l’importo del tributo, al netto di sanzioni e maggiorazioni ulteriori. Il tempo stringe (anche con l’eventuale slittamento del termine di adesione alla rottamazione dal 31 marzo al 21 aprile 2017, a seguito dell’approvazione dell’emendamento di proroga in Commissione Ambiente della Camera) e dal Comune ancora nessuna comunicazione ufficiale in merito, anzi, massimo riserbo. Difficile capire quale sia la reale motivazione alla base dell’incertezza decisionale dell’amministrazione comunale teatina, soprattutto in considerazione dell’indubbio beneficio che ne potrebbe trarre in termini di respiro economico per le casse comunali incassando imposte e tributi per svariati milioni (Ici, Imu, Tasi, Tari, Tares, Tarsu, Tosap e Oneri Concessori) non versati e multe non pagate oltre, chiaramente, a dare l’opportunità per il cittadino di sanare la propria posizione debitoria senza sanzioni e con dilazione di pagamenti, per tutte le ingiunzioni fiscali notificate dal 2000 al 2016”.
“Mentre la Giunta Di Primio è ancora alle prese con il dilemma di memoria shakespeariana, se aderire o meno – conclude Di Paolo – sono molti i comuni che già sono attivi nel ricevere le istanze di semplici cittadini, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori per il riallineamento fiscale, tra i quali, senza guardare troppo lontano, Pescara, Vasto, Roseto, Giulianova e San Giovanni Teatino. Resta il fatto preoccupante che se qualcuno oggi si riponesse la domanda: ‘Il Comune di Chieti aderirà alla cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali’? La risposta sarebbe sempre quella di cinque mesi fa: ‘Si, no, … anzi forse’ ”.