Vasto. Il Consigliere regionale Mario Olivieri, sulla scorta dell’interpellanza presentata dal Consigliere comunale, ingegner Edmondo Laudazi, al Comune di Vasto, ha depositato una risoluzione urgente per chiedere alla Giunta regionale di riammettere i Comuni di Vasto, di San Salvo e della intera vallata del Sangro esclusi dall’elenco dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, alle agevolazioni relative ai progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione tecnologica.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con un decreto del 04 Agosto 2016, nell’indicazione dei requisiti dei territori ammissibili ai finanziamenti previsti, ha fissato il limite numerico di popolazione ad una soglia massima di 604.513 abitanti.
La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente, Dott. Giovanni Lolli, ha redatto un elenco (D.G.R. 684 del 29 Ottobre 2016) di 171 comuni abruzzesi, per un totale di 604.378 comuni interessati, tra i quali non risultano inseriti i Comuni di Vasto, di San Salvo e della vallata del Sangro, dov’è insediata la maggior parte della struttura produttiva regionale, ma anche di situazioni di grave ed evidente crisi industriale.
Il Consigliere regionale Olivieri dichiara, in sintonia con il Consigliere comunale Laudazi, che: “Nonostante il Comune di Vasto possieda tutti i requisiti necessari per l’inserimento nell’elenco dei territori destinatari dei benefici per le aree industriali in crisi non complessa, è oggetto di esclusione e ad esso viene associato solo un ipotetico riconoscimento di priorità per investimenti successivi”.
“La decisione assunta dalla Giunta regionale” per Olivieri “nuoce all’intero territorio del basso Abruzzo e del Vastese e inibisce lo sviluppo futuro delle attività produttive del Comprensorio, nonché le iniziative da intraprendere a sostegno dell’impresa vastese in crisi, consolidando l’inarrestabile declino sociale ed economico, tratteggiato dalla Giunta Regionale che si propone di trasformare il nostro territorio in una “riserva” priva di servizi produttivi.
È fondamentale chiarire che il territorio vastese necessita di iniziative di potenziamento economico e sociale e si rende indisponibile a subire le attività costanti di depauperamento e di mortificazione che lo caratterizzano in questi ultimi anni”.