Chieti. “A poche ore dall’ultimo devastante sisma siamo nuovamente di fronte al problema rappresentato dalla sicurezza degli edifici scolastici e degli edifici pubblici in generale. Luoghi che ci si aspetta siano sicuri e possano essere presi quali punti di riferimento in caso di emergenza da parte dei cittadini”.
Così in una nota i due consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Chieti, Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, che aggiungono: “Purtroppo prendiamo atto che non è così, che nonostante gli sforzi economici fino ad oggi compiuti, non sappiamo nemmeno quale sia il reale grado di vulnerabilità sismica degli immobili che ospitano le suole superiori e degli edifici pubblici in generale. Eppure dall’ormai lontano 2009, tutti sappiamo che la priorità è quella di migliorare o addirittura azzerare la vulnerabilità sismica del nostro territorio. Oggi più che mai allora occorre fare quadrato, serve che la cittadinanza tutta faccia sentire la sua voce ed usi le istituzioni locali come cassa di risonanza per far arrivare le istanze – non più differibili – del territorio presso le istituzioni dello Stato che hanno l’obbligo di garantire la sicurezza dei cittadini prima di ogni altra cosa, prima di ogni altro progetto faraonico, che sia un’autostrada o un ponte sulle stretto. Il MoVimento 5 Stelle di Chieti chiede che il Sindaco Di Primio voglia convocare quanto prima un tavolo di confronto con i rappresentanti del Governo, sia per avere chiara la situazione della vulnerabilità sismica di tutti gli immobili pubblici, comprese le scuole, sia per trovare una soluzione che vada oltre i meri proclami, oltre le semplici rassicurazioni”.
“Siamo disponibili a collaborare in questo particolare momento e su questo importante aspetto – concludono Argenio e D’Arcangelo – ma vogliamo sapere cosa si sta facendo, in concreto, per verificare la sicurezza degli edifici pubblici e di quelli che ospitano le scuole di secondo grado e vogliamo sapere come vuole agire il Governo per assicurare la sicurezza dei cittadini, con quali fondi e con quali tempi”.