Chieti. “Con la nomina del nuovo cda della D’Annunzio un altro profondo strappo è stato perpetrato verso la città di Chieti e soprattutto nella scelta di componenti che pur se in possesso di tutti i requisiti e designati su curricula valutati dal rettore, vedono completamente assente la rappresentatività teatina”.
Così in una nota Emiliano Vitale, del gruppo consiliare di Forza Italia al Comune a Chieti, che aggiunge: “Crediamo sia un fatto grave, ed in certi termini un affronto, non solo per la storia dell’università di Chieti che negli anni 70 ha visto proprio la città di Chieti impegnarsi economicamente e non solo per salvarla, ma anche perché presto per necessita statutarie universitarie dovrà rieleggersi il nuovo rettore. E con questo cda la possibilità di un papabile rettore teatino è esclusa a priori. E’ non si sbaglia se sei pensa che le nomine hanno una paternità politica di centrosinsitra tragata PD, visto che scorrendo i nomi emergono due componenti che fanno pensare ad un ingerenza del PD. Infatti oltre al neo designato assessore all’urbanistica porf. Civitarese nell’esecutivo del Sindaco pescarese Alessandrini, c’è anche l’appena dalfonsiana nomina, del presidente ADSU prof. Di Battista, di cui ci riserveremo di verificare l’incompatibilità, sicuramente etica, ma pensiamo anche amministrativa, considerato che le fasi di bilancio universitarie di rendiconto e di previsione ancora non sono concluse. Può una stessa figura approvarsi un bilancio (cda dell’università) e poi decidere come utilizzarlo (presidente Adsu)?!?!? E poi considerati i recenti scippi perpetrati da questo assetto politico regionale, su Chieti: Sanità privata, uffici amministrativi, mancanti finanziamenti per cultura e territorio, crediamo sia lecito e legittimo che anche questa operazione, potrebbe essere l’inizio di un nuovo e più ampio progetto di estirpazione totale dell’università di Chieti verso Pescara ed un primo passo dopo che magari con l’operazione Maltauro si toglierà l’accordo ospedale-università (ricordiamo la denominazione Policlinico universitario SS Annunziata di Chieti)”.
“A pensare male – conclude Vitale – su certe operazioni regionali riguardo Chieti sta diventando quasi “un obbligo”, visti i precedenti. Questa volta, anche se non di competenza consiliare, non staremo a guardare e chi al livello comunale dovrà intervenire con tutti i mezzi, perché di queste battaglie in passato sono state fatte ed arrenderci ora equivarrebbe a far condannare a morte questa città”.