Chieti. “Non possiamo che rispondere con disappunto alle comunicazioni ufficiali del Sindaco ed al contenuto della Delibera n. 229 del 5 settembre, così come alle esternazioni del locale Pd”.
Così in una nota i due consiglieri comunali del Pd, Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, che aggiungono: “Il Sindaco vorrebbe far credere ai cittadini che la decisione di revocare (e non di annullare) la Delibera n. 163 che ha aumentato tutte le tariffe dei servizi scolastici, è frutto degli incontri avvenuti con dirigenti scolastici e genitori ed è una scelta di mera “opportunità”. Il PD invece vorrebbe attribuirsi i meriti di questo ripensamento. In realtà nessuno ha ammesso che la scelta della Giunta è figlia della necessità di evitare l’ennesima batosta giudiziaria in vista dell’udienza del TAR Abruzzo chiamato a decidere sul ricorso presentato dai genitori degli alunni per l’annullamento di quell’atto totalmente assurdo ed illegittimo. Ricordiamo che la Delibera n. 163 era affetta da diversi vizi che ne avrebbero certamente decretato l’annullamento: 1) è stata emanata in ritardo rispetto al termine perentorio per la sua adozione; 2) non è stata allegata al bilancio di previsione come invece richiede il TUEL; 3) veniva applicata, con riferimento alla tariffa sul trasporto scolastico, in evidente contrasto con il relativo Regolamento, peraltro consegnato ai genitori degli alunni con omissioni tali da rendere quel documento un vero e proprio falso! Queste osservazioni le abbiamo evidenziate al Consiglio comunale già dallo scorso 23 giugno (data di deposito della mozione con la quale abbiamo chiesto l’annullamento della Delibera illegittima), prima che il ricorso dei genitori venisse depositato e siamo stati i soli a farlo!”.
“Non vogliamo che ci vengano tributati dei particolari meriti – concludono Argenio e D’Arcangelo – ma non è possibile accettare passivamente il tentativo di sminuire o annullare il nostro lavoro ed il risultato che abbiamo contribuito a perseguire. Abbiamo evitato che i genitori dei bambini fossero chiamati a sostenere aumenti ingiustificati e che le casse del Comune subissero un ennesimo danno causato dalla incapacità di chi amministra la città. L’unica cosa “opportuna” che il Sindaco potrebbe fare è quella di dimettersi insieme alla pletora di incompetenti dei quali si è circondato; quanto al PD, se vuole dei meriti, sarebbe ora che inizi a lavorare seriamente, magari convocando la Commissione di controllo e garanzia che presiede inutilmente da oltre un anno”.