Chieti. “Mentre il Ddl Cirinnà, recante la “disciplina sulle unioni civili”, vede slittare nuovamente in Senato, questa volta al 28 gennaio, la sua votazione, l’Arcigay si mobilita per suonare la sveglia al governo nazionale del Partito Democratico”.
Così in una nota Alessandro Fortuna, Presidente de L’Altra Chieti, che aggiunge: “Un PD che ormai giorno per giorno ostenta la sua deriva a destra e, tutto ciò, è testimoniato dalle discussioni intestine che lo stanno attraversando per l’approvazione di questo decreto. L’Italia è rimasta l’ultimo nazione europea a non aver una regolamentazione sulle unioni civili. Non è più possibile ai giorni nostri negare la tutela di coppie, etero ed omosessuali, al di fuori del matrimonio, d’altronde è la nostra stessa Costituzione Repubblicana, tanto vituperata dal Pd, a difendere tutte le formazioni sociali garantendone i diritti. La situazione a Chieti, del resto, non è dissimile. A novembre il nostro consigliere Raimondi ha presentato una mozione per l’istituzione del registro comunali delle unioni civili, ma le dichiarazioni della giunta di centro destra, sulle testate giornalistiche locali e sui social, sono state tutt’altro che favorevoli alla nostra iniziativa. Un’iniziativa che risponde ad un esigenza che ha trovato il sostegno di tante persone, come dimostrato dalla manifestazione dello scorso novembre”.
“Si tratta di un atto di civiltà e di uguaglianza – concluede Alessandro Fortuna – e, per questo, L’Altra Chieti aderirà all’evento organizzato dall’Arcigay Chieti per sabato prossimo, 23 gennaio. Porteremo tutti una sveglia per destare il governo Renzi e la giunta Di Primio. Come il Ddl Cirinnà va approvato senza ulteriori modifiche, a Chieti deve essere istituito il registro comunale delle unioni civili proposto da L’Altra Chieti”.