Francavilla al Mare. “Sulla liceità dei dubbi… Prendiamo atto della gentile risposta (su facebook) del “Rappresentante legale del Comune” al nostro articolo sul bilancio di previsione pubblicato sull’ultimo numero del nostro periodico”.
Così in una nota il rappresentante dio Arianuova per Francavilla, Rocco Storto, che aggiunge: “Naturalmente non ci sorprendiamo dei toni, poiché fanno parte del carattere “adolescenziale” dell’Amministrazione attuale: si getta del fango quando si potrebbe semplicemente rispondere, ci si allontana dall’Aula quando l’opposizione presenta mozioni, si bannano opinioni contrarie, insomma si plaude al plauso e si aggredisce il dissenso. Quando ci si accusa di provare del risentimento ci scappa una risatina: come potrebbe mai essere così se non abbiamo condiviso niente più di una campagna elettorale, dove il nostro scopo era intanto quello di emettere i primi vagiti nella scena politica? Forse serve puntualizzare che ogni sorta di relazione umana, individuale e collettiva, si giova dei contrasti: potrebbe esistere il giorno senza la notte? Il verde senza la pioggia? Anche il migliore dei politici possibili non potrebbe esistere senza la sua opposizione, siamo sicuri che se ne renda conto senza scomodare esempi famosi di monarchi assolutisti e relative disfatte. Noi siamo un’opposizione fuori dal Palazzo Comunale, suvvia dunque, si rilassi e cerchi di non vedere il male ovunque. E inoltre, la trasparenza da Lei tanto declamata si vede dai fatti, non dai tanti manifesti che diffonde nella Città per pubblicizzare anche il più piccolo dei suoi interventi, se davvero non ha nulla da nascondere risponda e tranquillizzi i cittadini, i nostri dubbi potrebbero essere i dubbi di altri cittadini votanti. Che il bilancio comunale sia un punto critico per questa – come per le Amministrazioni passate – è cosa nota. Per questo motivo, partendo da una situazione vicina al dissesto, riteniamo più che lecite le osservazioni volte ad alzare il velo su poste del bilancio (leggi alienazioni di immobili comunali) più volte richiamate nei bilanci previsionali succedutisi negli anni ma mai concretizzatesi, come molto probabilmente accadrà anche quest’anno. Punto – ribadiamo – molto critico perché quando Lei afferma che non lascerà un euro di debito, il cittadino sa che Lei lo sta facendo attraverso l’impiego di denaro derivante da una maggiore tassazione e da un preoccupante incremento delle multe, piuttosto che da una auspicata spending review sulle spese correnti. E non ci venga a dire che ha ridotto la tassa rifiuti, perché se lo ha fatto è solo perché il cittadino è stato talmente bravo a differenziare da consentire un guadagno ben maggiore rispetto al risparmio ottenuto…”.
“Rispediamo infine al mittente le frettolose accuse di “incapacità di lettura”. Se Lei avesse letto tutti i nostri periodici si sarebbe accorto che diverse volte abbiamo trattato l’argomento, ad esempio nel n.3/2015 (“verba volant scripta manent” pagine 1 e 3) abbiamo effettuato un’analisi molto più che professionalmente corretta. Anzi, già che c’è, le consigliamo caldamente di (ri)eggerla. Dunque, per concludere, se Lei è così sicuro della trasparenza e della bontà dei bilanci, visti i recenti sviluppi della questione, ci dica perché ha consentito che il suo Presidente del Consiglio lasciasse nel limbo le osservazioni del Collegio dei Revisori e le criticità rilevate dalla Corte dei Conti?”.