Chieti. “Apprendiamo con sorpresa, ancora una volta dalla stampa, che D’Alfonso vorrebbe mettere in campo una serie di interventi con l’obiettivo di salvare il Ciapi, che mi troverebbe anche d’accordo ma purtroppo quella del Presidente può essere bollata come l’ennesima boutade elettorale e questa volta riguarda la città di Chieti, dove è in corso la campagna elettorale in vista delle elezioni comunali del 31 maggio”.
E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale Mauro Febbo.
“Di spot come questo però – prosegue Febbo – ne abbiamo già visti troppi: basti pensare ad Abruzzo Engineering ad esempio o al Mario Negri sud per il quale il Presidente e il Sottosegretario D’Alessandro avevano garantito un progetto di salvataggio ma sappiamo tutti com’è andata a finire o ancora gli auspicati interventi per i Centri di ricerca, Crab, Cotir e Crivea, rimasti solo nelle intenzioni e potrei continuare.
Per quanto riguarda il Ciapi vorrei capire dove e come D’Alfonso pensa di trovare ben 4 milioni di euro nel Bilancio regionale considerando tra l’altro che questo tipo di intervento non è consentito dalle normative vigenti. Trattandosi poi di una struttura pubblica dove sono gli atti ufficiali? Dove sono le delibere e le determine necessarie per avviare il percorso auspicato dal Presidente? Non possono bastare le chiacchiere a salvare la struttura di formazione.
Tra l’altro ha annunciato che si sarebbe avvalso dei fondi europei ex Fse ora Fsc, come pensa di farlo considerando che sono stati ridotti da oltre 400 milioni a poco più di 100 milioni? Credo che le emergenze sociali e occupazionali non permetto uno “storno” di fondi così importante.
Se davvero D’Alfonso ha a cuore le sorti delle strutture operanti a Chieti – conclude Febbo – potrebbe già da ora dare un segnale forte rimuovendo il Presidente dell’Ipab Dario Recubini responsabile di un inutile allarme sociale con il possibile arrivo di profughi nella struttura, costringendo lo stesso Presidente ad un intervento in extremis.
Voglio ricordare che già un mese fa avevo segnalato che la procedura avviata dai vertici del “San Giovanni Battista” era impraticabile perché contraria alle Leggi vigenti, allo Statuto e alle norme igienico-sanitarie. A questo proposito martedì prossimo presenterò una risoluzione in Consiglio regionale per chiederne l’immediata sostituzione!!!!”.