“Finalmente, anche a Pescara, per la TARI si pagherà quello si produce! – commentano la capogruppo del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini e i consiglieri Paolo Sola e Massimo Di Renzo. “Le associazioni e le società sportive e tutti gli enti e le associazioni ricreative, culturali, sociali, turistiche o sanitarie che gestiscono immobili di proprietà del Comune di Pescara, vedranno, per il pagamento della TARI, l’applicazione della tariffazione puntuale con cui si pagherà solo l’effettiva quantità di rifiuto non differenziato prodotto e conferito”.
La deliberazione originaria con cui si introduceva, per alcune categorie di utenti, uno sconto dell’85% della TARI, calcolata in modo tradizionale in riferimento alla superficie (in termini di metri quadrati) occupata dall’utenza, è stata rivista dall’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle, e poi sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, con cui si valuteranno i quantitativi di rifiuti indifferenziati effettivamente prodotti dall’utenza, e solo quelli verranno conteggiati per il pagamento, arrivando così non solo a pagare meno ma a far differenziare sempre di più.
“Le tipologie di utenti considerati in questa specifica delibera avrebbero pagato cifre esorbitanti di TARI considerando le grandi superfici che caratterizzano gli impianti sportivi o quelli museali, solo per fare un esempio – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – mentre, grazie all’approvazione all’unanimità del nostro emendamento e della deliberazione emendata, abbiamo garantito che tutte queste categorie siano oggetto di una sperimentazione che garantirà più risparmio a chi saprà differenziare di più, piuttosto che una scontistica generica che non avrebbe aggiunto qualità ad un servizio di raccolta differenziata purtroppo ferma al palo da anni”.
La tariffazione puntuale è un obbligo di legge per i Comuni abruzzesi dal 1 gennaio 2022, come previsto dalla Legge Regionale n. 45 del 2020, che all’art. 15 prevede l’introduzione di questa metodologia di calcolo per tutte le utenze domestiche e non domestiche, in modo da minimizzare la produzione dei rifiuti non inviati a riciclo grazie alla leva economica che garantisce che tutto quello che viene differenziato in termini di plastica, carta, vetro, metalli ecc. non venga caricato sulla bolletta da pagare.
“Purtroppo Pescara, e con il Comune anche la società Ambiente SpA, hanno finora dimostrato di non essere al passo né coi tempi né con leggi – concludono i pentastellati – ma vogliamo sperare che la votazione unanime di oggi in consiglio comunale abbia dato il la ad una nuova era di efficacia e sviluppo della raccolta differenziata nel nostro Comune”.