“Purtroppo il sovraffollamento sta diventando una consuetudine”, riferisce Pignoli, “nonostante il grande impegno di medici, infermieri e personale ausiliario. In questi giorni di inverno di temperature comunque fredde, stiamo poi vivendo una emergenza nell’emergenza, con il picco influenzale che ha portato soprattutto in pronto soccorso un surplus di arrivi e di prestazioni. Tutto questo senza che, al contrario di quanto emerso precedentemente, non c’è stato un aiuto dell’ospedale di Chieti, ma anche dei nosocomi di Penne e Popoli”.
Dopo aver verificato la situazione emergenziale per gli accessi in pronto soccorso e i ricoveri nei reparti di Geriatria (74 ricoverati su 54 posti letto disponibili) e Medicina (49 degenti su 39 posti letto), “abbiamo potuto ascoltare dai primari e dai vertici della Direzione Sanitaria – spiega ancora Pignoli – quale è la situazione, trovando una disponibilità anche all’ascolto, e la volontà di affrontare i vari problemi anche nel tavolo regionale della Sanità. Per questo auspico al di là di un miglioramento generale della situazione nell’ospedale civile di Pescara, anche una riorganizzazione del servizio sanitario pubblico in provincia di Pescara, e uno strumento programmatorio coinvolgendo anche gli ospedali di Popoli e Penne, e con la speranza di avere un riequilibrio gestionale anche del personale, considerando la notoria mancanza di infermieri, medici e Oss. Prossimamente dopo l’esaustiva visita nei reparti, e i colloqui con i primati Simeone e Parruti, posso anticipare che, con l’assessore visiteremo nelle prossime settimane anche gli ospedali di Penne e Popoli”.
L’assessore alla Terza Età Nicoletta Di Nisio ha voluto rivolgere un appello: “Vorrei invitare in questo caso, e tenendo conto della situazione, ad una maggiore collaborazione con la ASL i medici di famiglia, anche per sensibilizzare la cittadinanza ad evitare di recarsi in pronto soccorso per lievi indisponibilità, andando ad intasare così il pronto soccorso”.