Pescara. “Bisogna mobilitarsi per evitare che le Naiadi tornino di nuovo nell’incubo. Un altro disastro minerebbe la fiducia che gli abruzzesi hanno ricominciato ad avere verso questo impianto storico da quando ha riaperto”: a lanciare l’allarme è il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli.
“Il disinteresse della Giunta Regionale verso l’impianto natatorio e del suo futuro”, afferma Blasioli, “è confermato nella mia interpellanza discussa nel Consiglio regionale del 15 ottobre 2019, dove chiedevo all’assessore allo sport risposte circa il project financing presentato per il rilancio a lungo termine e che avrebbe comportato investimenti per 10.035.000 euro. Una cifra importante che prevedeva investimenti sull’ammodernamento della struttura che nessun ente pubblico si poteva permettere allora e che non si può permettere ora, soprattutto dopo la crisi da Covid 19.
“Ora all’assessore Liris che ad ottobre 2019 ci diceva che in 45 giorni sarebbe stata effettuata la conferenza dei servizi per i pareri e si sarebbe potuta svolgere la gara e arrivare all’affidamento chiediamo alcuni chiarimenti”, incalza il Dem: “Quando scadrà la gestione annuale, considerato che è iniziata a settembre e non a luglio e che ha subito la sospensione per la pandemia? Come mai solo l’11 maggio 2020 si è conclusa la conferenza di servizio per i parer e come mai a distanza di un anno dall’inserimento del project nel Piano triennale delle opere pubbliche non è stato ancora approvato il progetto da mettere a gara?”.
“La Regione ci dica con trasparenza se i soggetti che proposero il project per le Naiadi il 7 dicembre 2018 e cioè la ASD Pescara 1987 e IandBau a distanza di 18 mesi sono ancora interessati e, in tal caso, gli uffici della Regione portino avanti la gara con speditezza anche in considerazione di queste difficoltà interne all’Ati per non farsi trovare impreparata. Se invece non è più attuale l’interesse da parte dei proponenti, la Regione lavori ad un nuovo bando per l’affidamento della gestione, per evitare che alla scadenza dell’affidamento della eventuale proroga, se e nel caso sarà ritenuta possibile, i cittadini abruzzesi non si ritrovino con un impianto chiuso per mancanza di offerte e sul groppone i costi per doverlo riattivare”, conclude il consigliere d’opposizione.