Risultano illegittime le contestazioni da parte della Capitaneria di Porto sugli alimenti se vengono applicate le norme sulla pesca agli alimenti.
E’ quanto stabilito dal Tribunale Civile di Pescara con una sentenza dello scorso 19 dicembre, al quale si era rivolta la titolare di un ristorante della Provincia di Pescara, tramite il legale Ivana Camplese, opponendosi all’ordinanza ingiuntiva sul precedente verbale di sanzione amministrativa contestatole dal Personale della stessa Capitaneria di Porto.
La titolare del ristorante proposto un tempestivo ricorso ed aveva sostenuto la richiesta audizione con il proprio consulente sanitario, il dott. Enio Rosini, il quale aveva eccepito, tra l’altro, la inapplicabilità della discussa normativa sulla pesca agli alimenti, soggetta, invece, come sancito poi dal Tribunale adito, al Reg. 178/02, che disciplina la tracciabilità degli alimenti.
“Questa Sentenza, forse la prima in Italia in tal senso, chiarisce finalmente alcuni dubbi interpretativi registrati da diversi anni sulle competenze in materia di controlli sugli alimenti ed anticipa le imminenti modifiche al decreto sanzioni in materia con le quali si andranno a delimitare in maniera più puntuale le attribuzioni e le competenze dei diversi Organi di vigilanza, a tutto vantaggio dell’efficacia degli stessi controlli, a garanzia degli operatori ma soprattutto dei consumatori”- ha dichiarato il Dr. Rosini, a.d. della società di Consulenza di Sicurezza Alimentare.