Pescara. Approderà nella seduta di domani in consiglio comunale il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva dannunziana.
Si tratta di un documento che nei fatti è un vero e proprio Piano Regolatore Generale della riserva, “il nostro più importante patrimonio verde”, sostiene l’assessore Paola Marchegiani, “abbastanza unica in Italia perché il suo perimetro ricade in un ambiente urbano, più volte abbiamo avuto modo di sottolineare la sua speciale natura, perché non è un parco ed ha zone che sono sempre interdette alla fruizione e vietate al pubblico, affinché le specie che ospita possano conservarsi e continuare a crescere”.
Tra i punti salienti, il Pan stabilisce di garantire la fruizione sicura dei sentieri e delle aree di aggregazione, attraverso la Visual Tree Assesstment di 400 piante collocate lungo i sentieri più fruiti, più 8 verifiche strumentali analitiche, per un totale di 11.000 euro. L’esame è affidato a Rocco Sgherzi fra i maggiori professionisti italiani del settore che sta visionando i comparti. A tali verifiche cui si somma un’ulteriore spesa di 37.000 euro di cui 16.000 prelevate dal Fondo di Riserva del sindaco.
“Un’altra azione che metteremo in campo a fronte delle risultanze del lavoro di accertamento della staticità degli alberi attualmente in corso” prosegue l’assessore, “sarà quella di delimitare alcune aree con un sistema di dissuasione sostenibile, attraverso pali e corde, al fine di interdire le zone dove non si svolgono le VTA, così pure provvederemo alle potature e agli abbattimenti ritenuti necessari in caso di pericolosità degli esemplari per la pubblica incolumità e, infine, all’eliminazione delle piante esotiche, perché minano le specie autoctone che devono essere valorizzate e protette e perché dentro la Riserva restino specie autoctone capaci di elevarne il già ingente valore naturalistico. Oltre alla messa in sicurezza promuoveremo l’istituzione di un tavolo tecnico con il Servizio Fitosanitario della Regione per monitorare la minaccia di focolai fitofagi che aggrediscono i pini d’Aleppo di cui la Riserva è piena. Sono infine in corsoi anche iniziative che riguardano il monitoraggio faunistico e floristico dei comparti che sta svolgendo l’associazione Ambiente e vita, che sta rivelando sia la vitalità che elementi sorprendenti in entrambe le dimensioni di cui a brevissimo comunicheremo gli esiti”.