Pescara. «Le ultime ore sono state decisive per fare chiarezza sulle proposte contenute nel Documento unico di programmazione. E alla luce di questi fatti emerge con tutta evidenza che la delibera è da modificare: la maggioranza non si arrocchi inutilmente, la seduta di lunedì sia una prova di maturità e democrazia, cambiando il Dup».
Lo chiedono, in un appello rivolto alla giunta ed alla maggioranza, i consiglieri comunali del centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Mirko Frattarelli e Giovanni Di Iacovo. «Il rettore ha chiarito che non è interessato a spostare solo un pezzo di ateneo sull’ex Cofa, ma l’intera università – spiegano i consiglieri dei gruppi Pd, Lista Sclocco Sindaco e Città Aperta – e questo è in aperto conflitto con quanto sostenuto dal sindaco e dalla maggioranza, che hanno detto a più riprese che non ci sarà alcun trasferimento dell’intero ateneo sul mare. Ieri sera, poi, il consiglio d’istituto del Misticoni Bellisario, che ai sensi della legge (articolo 10, comma 6 del Testo unico sull’istruzione) è l’organismo che decide in materia di edifici scolastici, ha clamorosamente bocciato il trasferimento del dipartimento musicale nell’ex scuola di Villa Fabio, rendendo nulle le conseguenze della scheda progettuale inserita nel Dup. Approvare la delibera in queste condizioni metterebbe i dirigenti nella posizione di dover applicare scelte in aperto contrasto con la normativa vigente, esponendo Comune e Provincia a strascichi giudiziari assolutamente evitabili”.
“Cogliamo fra l’altro con favore – proseguono i consiglieri del centrosinistra – i segnali di apertura che singoli consiglieri comunali di maggioranza dimostrano, dopo il voto del consiglio d’istituto, nei confronti di una soluzione pacifica di questa vicenda. Dunque ci rivolgiamo alla maggioranza: lunedì la seduta del Consiglio comunale sarà decisiva, ci sono ancora gli spazi regolamentari per adeguare il Dup alle novità emerse in queste ultime ore, possiamo dare tutti insieme prova di maturità e di democrazia”.