Pescara. Con l’empasse sul nome per il candidato sindaco del centrosinistra, è la Coalizione Civica per Pescara a strizzare l’occhio al Pd.
L’ex assessore all’Urbanistica e candidato sindaco Stefano Civitarese, con una lettera aperta che invoca “l’unità della sinistra” si propone come soluzione al nominativo da trovare.
“Per quanto possa non piacere a qualcuno”, scrive Civitarese, “a me pare che al momento Coalizione Civica per Pescara sia l’unica proposta, partita realmente attraverso una discussione con cittadini e associazioni su valori, obiettivi e politiche, che esprima una prospettiva di ‘sinistra’ per la nostra città: se, al di là delle etichette, per sinistra intendiamo solidarietà, tutela delle risorse naturali, contrasto ai cambiamenti climatici, qualità della vita, eguaglianza di opportunità, sostegno ai più deboli e al tempo stesso nuove opportunità di sviluppo economico e lavoro”.
“A questo aggiungo”, prosegue, “che una sinistra moderna deve essere credibile nel garantire che quegli obiettivi informino davvero la propria azione di governo. Per questo servono due cose: competenza dell’esecutivo (la giunta) e maggioranza consiliare in grado di controllare e indirizzare il suo operato”.
Quindi un trasversale attacco al “sistema che, in spregio alla legge, è pensato per assegnare ai consiglieri della lista o coalizione vincitrici (in base al peso elettorale, non di rado determinato da ‘voti di scambio’) un posto in giunta, che così in luogo di essere una squadra al servizio del sindaco (non dimentichiamolo eletto direttamente dai cittadini) e della comunità, diviene un luogo di estenuante mediazione dei singoli interessi individuali e di gruppo – legati a loro volta a lobbies o minoranze organizzate – che si riflettono poi in un consiglio indebolito”.
E non risparmia nemmeno stilettate alla controparte: “La destra, che sembra essere convinta di avere in pugno la prossima amministrazione della città (ma attenzione a vendere la pelle dell’orso…), farà esattamente così e avremo sciupato altri cinque anni. Chiedere ad Albore Mascia e considerare lo spettacolo cui i cittadini abruzzesi hanno dovuto assistere per la formazione della recente giunta regionale. Ma chiedere anche al sindaco Alessandrini, che pure tentò a un certo punto (nominando tre assessori esterni) di fare qualcosa di sinistra e mal gliene incolse!”.
Civitarese conclude guardando il mal in seno al Pd ancora senza candidato: “Qualcuno ora richiama il modello Legnini. Bene, Coalizione Civica per Pescara – che nasce dal basso attorno a un programma e sulla base di quello ha individuato un candidato – è una piattaforma aperta tanto ai cittadini quanto alle formazioni politiche che si riconoscano in alcuni grandi obiettivi e in un metodo di democrazia istituzionale ed efficienza amministrativa”. Non troppo difficile leggere tra le righe la sua auto-candidatura.