Pescara. “Un progetto reso possibile dai fondi regionali e atti della giunta comunale di centrosinistra”, specifica il consigliere regionale Pd, Antonio Blasioli, a proposito del nuovo skate park che sorgerà presso il Porto turistico.
“Sta diventando una pratica forse antipatica, ma necessaria quella di dover rivendicare la paternità di progetti e opere di cui il centrodestra, sia in Regione che al Comune di Pescara, ‘tralascia’ di raccontare l’origine quando se le attesta e le presenta come proprie, pensando che tutte le procedure che li hanno resi possibili non lascino traccia”, sottolinea Blasioli, ex assessore comunale ai Lavori pubblici.
“L’opera nascerà nell’area del porto turistico, grazie a fondi dalla giunta regionale di centrosinistra, parliamo di ben 150.000 euro reperiti dall’ex presidente D’Alfonso. Ora, se un’attenuante può esserci a questo atteggiamento che non rispetta nemmeno il bon ton istituzionale di riconoscere il lavoro di chi ha pensato, progettato, finanziato e fatto partire determinate opere, va di certo ricercata nella diversa attenzione dedicata dalla Regione alla città di Pescara in questi 9 mesi di amministrazione leghista”.
“Con il Presidente D’Alfonso il nostro capoluogo ha avuto centinaia di milioni, ad esempio gli oltre 159 previsti dall’amministrazione regionale di centrosinistra nel piano strategico dedicato alla città, che comprende i fondi per lo Skate park, ma anche quelli per i moli guardiani, per il Michetti, per il Museo del Mare, manutenzioni scolastiche straordinarie e molto altro ancora”.
“Con il Presidente Marsilio, invece, le uniche risorse che in nove mesi la Regione è riuscita a portare a Pescara sono quelle del Festival dannunziano (in parte finanziate anche con fondi comunali) e il milione di euro per il festival dei cartoons, spalmato in due annualità. Niente per le opere pubbliche o interventi di interesse diffuso. E’ quindi comprensibile che a Regione e Comune, trovandosi con delle opere progettate da altri in dirittura d’arrivo, non sembri vero di poterle utilizzare per far lievitare il proprio consenso, questo anche se prima il centrodestra tutto metteva animatamente in dubbio, persino l’esistenza dei fondi che oggi vengono impiegati per la realizzazione di quelle opere che fanno passare come proprie”.
“Le ultime in ordine di tempo: l’allungamento della pista aeroportuale, vari lavori di riqualificazione e, oggi, pure lo skate park. Meglio accaparrarsi quello che prima contestavano e da questo punto di vista la frenesia dei vari Masci, Mascia, Sospiri sembra addirittura comprensibile”.
“La progettualità è nata con la giunta comunale del sindaco Alessandrini, che almeno da due anni ha individuato con la Camera di Commercio il sito dove farlo sorgere e siglato una convenzione per passare al cantiere”.
“Un’opera che nasce da due esigenze: quella di sollevare piazza Garibaldi dalla frequentazione rischiosa degli skate, sia per la sicurezza dei residenti e che per l’integrità di piazza e monumenti; nonché quella di creare nuovi e moderni spazi aggregativi destinati ai giovani, che ci avevano rappresentato l’idea di uno skate park dove potersi allenare e fare competizioni di livello. Ecco la storia. Basta poco per raccontarla giusta”.