“Oggi – afferma la 5 stelle – anche se sono passati mesi dalla presentazione dell’Interpellanza, ho potuto ribadire la necessità di rettificare la Delibera di Giunta dello scorso anno nella quale, a differenza di quanto accaduto, le acque di della zona di Via Leopardi a Pescara dovevano essere chiuse permanentemente alla balneazione,”.
“A seguito dell’interrogazione parlamentare della deputata del M5s Daniela Torto – Spiega Stella – abbiamo ricevuto la risposta del Ministero della Salute, coadiuvata anche da quella che la Commissione europea, che ha confermato quanto ho sempre ribadito nelle sedi istituzionali: non è possibile considerare Via Leopardi come un tratto di nuova classificazione, a fronte dello spostamento del punto di prelievo per le analisi, poiché il tratto di mare esaminato è sempre lo stesso e ha cambiato solo la sua denominazione. Pertanto i dati storici dei 5 anni precedenti, che classificavano le acque come ‘scarse’, dovevano essere presi in considerazione e di conseguenza il tratto interessato vietato alla balneazione in maniera permanente”.
“Questo – prosegue Stella – è un aspetto fondamentale per la tutela della salute pubblica. La normativa in merito è molto chiara: per potere riaprire un tratto di mare vietato permanentemente è necessario che le acque dello stesso risultino sufficienti per almeno un’intera stagione balneare. Tuttavia – incalza – leggo con grande stupore che nella Determina del DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, TRASPORTI, MOBILITÀ, RETI E LOGISTICA – DPE012/132 del 3 dicembre 2019, relativa alla “Approvazione classificazione acque di balneazione quadriennio 2016 – 2019”, il tratto di Via Leopardi è stato ancora una volta classificato come N.C. (non classificato) ma, alla luce delle risposte del Ministero e della Comunità europea, non sono chiare le motivazioni e il senso di tale catalogazione. Che cosa sta aspettando il dipartimento regionale a modificare ciò che è stato palesemente dichiarato come inesatto? Lo storico delle analisi del tratto di Via Leopardi esiste: è quello che prima era denominato Via Balilla”.
“Anche alla luce di tutto ciò la risposta dell’Assessore Imprudente – afferma ancora Stella – non ha affatto fugato i miei dubbi su una gestione sbagliata della balneabilità di Via Leopardi e, anzi, credo si debba attivare affinché i dipartimenti regionali forniscano le informazioni corrette ai cittadini, come indicato dal Ministero della Salute e della Commissione europea. Se necessario mi rivolgerò nelle sedi opportune, affinché il rispetto della legge, la garanzia di una corretta informazione ai cittadini e la tutela della salute pubblica vengano messe sempre al primo posto.
Durante tutta la stagione estiva 2019 – conclude – elementi della maggioranza non hanno fatto altro che additare le mie dichiarazioni come allarmiste, invece di attivarsi concretamene per l’ampliamento del depuratore di Pescara e per l’avvio del terzo depuratore di Francavilla al Mare: azioni fondamentali e necessarie per migliorare definitivamente la qualità del nostro mare”.