Ospedale Ortona, Febbo: ‘Paolucci, l’ipocrita, chiede a noi di correggere i danni provocati da lui stesso’

Ortona. “Il consigliere regionale Silvio Paolucci vorrebbe nascondere sotto il tappeto tutti i danni provocati dalla precedente amministrazione regionale e addirittura sulle criticità presenti presso l’Ospedale di Ortona presenta un ordine del giorno in Quinta Commissione per riattivare i servizi e reparti da lui stesso, in qualità di assessore regionale alla Sanità, bloccati o messi in condizioni di lavorare male”.

 Questo il commento dell’assessore regionale Mauro Febbo che spiega quanto segue: “Paolucci conosce molto bene la situazione della Chirurgia generale dell’Ospedale di Ortona ed è ben informato di come vi sia ad oggi poco personale dopo che ben tre medici dal 1 aprile hanno preso servizio in una Clinica privata. Inoltre ricordo come sempre al reparto di Chirurgia da un paio di anni sono andati in pensioni due dottori mai rimpiazzati. Bisogna invece ringraziare proprio lo sforzo a cui è chiamata la Chirurgia di Chieti che riesce a tamponare la mancanza di personale senza interrompere mai la continuità assistenziale presso il nosocomio di Ortona. Mente per Ginecologia tutti sapevano, compreso l’ex assessore Paoluccci, che il professor Fanfani sarebbe stato in servizio ad Ortona solo per un lasso di tempo medio breve, come da me ampiamente segnalato (fui deriso etichettato come “veggente”) . Quindi invito l’ex assessore regionale a non scherzare, o peggio fare politica sulla pelle dei cittadini e dei pazienti, e dichiarasse pubblicamente, se trova il coraggio, invece le vere motivazioni per cui non ha mai reintegrato il personale medico mancante presso l’ospedale di Ortona. Al contrario – dichiara Febbo – questa amministrazione regionale, come d’altronde ha già dimostrato con le prime azioni intraprese dal neo assessore Nicoletta Verì, ben conosce la situazione dell’ospedale di Ortona e provvederà infatti a reintegrare con nuovi medici il nosocomio affinché possa il reparto di Chirurgia lavorare serenamente assicurando la piena continuità assistenziale ai cittadini senza ricorrere all’aiuto dell’ospedale di Chieti come purtroppo avviene da tempo e come ben sapeva Silvio Paolucci”.

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