Ortona. Il comune di Ortona con un atto di giunta comunale dello scorso 10 luglio, ha istituito il registro per la raccolta dei testamenti biologici sulla scia della normativa nazionale che con legge n.219/2017 ha introdotto i cosiddetti DAT “dichiarazioni anticipate di volontà”.
Con il testamento biologico la legge entrata in vigore a fine gennaio 2018 prevede la possibilità per ogni persona maggiorenne di esprimere le proprie volontà su quali trattamenti sanitari si intenderanno accettare o rifiutare nel momento in cui subentrerà un’incapacità mentale, nel rispetto dei principi della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea che tutelano il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona. La redazione delle DAT secondo quanto prevede la legge possono avvenire nella forma di atto pubblico, scrittura privata autenticata e scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio dello stato civile del proprio comune di residenza che provvede all’annotazione in un apposito registro.
Con la disposizione di giunta l’ufficio di stato civile del comune di Ortona si è dotato di questo registro su cui potranno essere raccolte e conservate le disposizioni anticipate di trattamento. Il registro non è pubblico ed è riservato ai soli cittadini residenti nel territorio comunale che potranno consegnare direttamente o tramite un proprio fiduciario il documento in busta chiusa contenente il testamento biologico. Il personale dell’ufficio dello stato civile è legittimato solo a ricevere le DAT e non può prendere visione o partecipare alla redazione del suo contenuto. Il registro quindi assicura la certezza della data di presentazione, la fonte di provenienza e la conservazione presso l’ufficio dello stato civile del Comune.
Per fornire alla cittadinanza la più ampia informazione sulle modalità operative del registro sarà istituita sul sito istituzionale dell’ente, un’apposita sezione dedicata alla DAT contenente la relativa modulistica e tutte le informazioni.
“Si tratta di un provvedimento importante – commenta il vice sindaco con delega ai servizi demografici Vincenzo Polidori – perché completa le disposizioni previste dalla normativa nazionale e allo stesso tempo dimostra l’attenzione e la sensibilità civica dell’amministrazione su temi delicati che coinvolgono le coscienze individuali e i diritti umani”.