Ortona. “Il sindaco Leo Castiglione e la sua giunta comunale hanno preso in giro i cittadini di contrada Feudo sulla costruzione del ponte sul fiume Arielli. L’impegno di spesa, da parte della precedente amministrazione, prevedeva lo stanziamento di fondi per il ponte, mentre nel Documento Unico di Programmazione la ricostruzione del ponte è scomparsa e i soldi sono finiti in un capitolo per il recupero ed il ripristino del manto stradale nelle contrade”. E’ l’atto d’accusa di Angelo Di Nardo, capogruppo di Fratelli d’Italia, Lega Noi con Salvini e lista Libertà e Bene Comune, che oggi pomeriggio, nel corso della seduta del Consiglio comunale.
Il consigliere ha condiviso e firmato una mozione, presentata nel corso del precedente Consiglio comunale ed elaborata da altri esponenti dell’opposizione, per chiedere che l’opera, “prioritaria e strategica per l’intero territorio comunale, considerato l’isolamento dell’abitato di Contrada Feudo”, venga realizzata. La discussione del documento è stata però nuovamente rinviata e Di Nardo sottolinea che “c’è la volontà di tergiversare per questioni puramente strumentali, quando in realtà sembra che non ci sia la volontà di affrontare il problema e risolverlo”. L’auspicio è che “nella prossima seduta ci sia la volontà di procedere”.
Di Nardo mette in luce come “la giunta Castiglione si sia fatta scudo della relazione tecnica relativa al progetto”, nella quale si evidenzia “che la realizzazione del ponte, in sostituzione di quello crollato, non potrà essere realizzata senza modifiche sostanziali dello stato dei luoghi e/o maggiori impegni finanziari da parte dell’amministrazione comunale”.
Da uno studio che Di Nardo ha commissionato a dei professionisti, in seguito ad un incontro con i residenti, che hanno chiesto chiarimenti e impegno per risolvere il problema, emerge invece la possibilità di individuare le soluzioni adeguate per ovviare alle difficoltà, contenendo i costi. “Dall’analisi effettuata sulla documentazione e dal sopralluogo compiuto insieme ad alcuni abitanti della zona – rimarca il consigliere di centrodestra – è emersa la possibilità di superare gli ostacoli legati alla realizzazione del progetto, dovuti alle quote fisse imposte dai vincoli stradali, realizzando dei raccordi più lunghi, tali da assicurare la pendenza massima consentita dalla normativa vigente, pari al 10%, e un franco minimo in caso di piena di massima”.
Secondo Di Nardo, dunque, occorre “riconsiderare il progetto accantonato e riavviare l’iter progettuale. A tal fine, per diverso tempo – sottolinea l’esponente di centrodestra – ho inutilmente cercato di organizzare un incontro con i tecnici responsabili del progetto, sempre indisponibili a causa di altri impegni. Un incontro che però, se non ci saranno altri intoppi, dovremmo finalmente riuscire a tenere nei prossimi giorni”.
In conclusione Di Nardo rinvia al mittente le parole utilizzate da un consigliere di maggioranza, che oggi in aula ha accusato la minoranza di essere inutile. “Al di là della caduta di stile, che denota una discutibile concezione della dialettica democratica – afferma Di Nardo – mi preme rilevare che, se non ci fossero le mozioni, le interrogazioni e gli ordini del giorno proposti dalla minoranza, il Consiglio comunale di Ortona si rivelerebbe del tutto inutile, visto che l’attività della maggioranza si limita al disbrigo degli atti di ordinaria amministrazione e alle attività routinarie. Un modo di amministrare la città che identifica una giunta lontana dai problemi dei cittadini, priva di qualsiasi visione per il territorio e incapace di predisporre la benché minima programmazione”.