Ortona. Istituiti i poli museale e bibliotecario-archivistico. Un atto ispirato al miglioramento dei servizi ai cittadini, ad una tutela efficace dei patrimoni e della memoria culturale e alla valorizzazione di Ortona nel panorama regionale e nazionale.
Uno degli obiettivi primari dell’amministrazione Castiglione è quello di avviare un progetto di rivalutazione del patrimonio culturale ortonese, che spesso in questi ultimi anni ha vissuto momenti di trascuratezza dovuti soprattutto alla incapacità di affrontare una efficace e unitaria programmazione.
La Giunta comunale ha quindi adottato, lo scorso 13 luglio, un atto di indirizzo finalizzato al riordino complessivo degli interventi in materia dei Musei, degli Archivi e delle Biblioteche di Ortona, ritenendo inefficaci e improduttive azioni di contenimento di singole emergenze che finora hanno risolto poco o nulla i problemi dei beni culturali ortonesi, specialmente sul piano della tutela e della loro valorizzazione.
Sono stati pertanto istituiti il Polo Bibliotecario-Archivistico presso il Complesso di Sant’Anna ed il Polo Museale presso Palazzo Farnese, quest’ultimo dando anche corso ad un intendimento dell’amministrazione precedente (giunta D’Ottavio) che aveva espresso già una deliberazione (n.84/2014) in cui si individuava per ragioni di efficienza e efficacia il “Palazzo Farnese come Palazzo dei Musei”.
“È fondamentale – dichiara il sindaco Leo Castiglione – creare le condizioni per un intervento migliorativo e definitivo sul complesso dei nostri beni alcuni dei quali, attualmente, versano in condizioni critiche come, ad esempio, l’inaccessibilità per disabili del Museo Musicale d’Abruzzo e della Biblioteca Musicale, la situazione di pericoloso stato di conservazione di sezioni dell’Archivio Storico comunale, una sostanziale assenza di condizioni di sicurezza e di controllo degli ambienti come per il MuBa e la Pinacoteca Cascella in Palazzo Farnese per i quali, peraltro, si rende necessario anche un indispensabile ammodernamento espositivo. Inoltre è avviato il progetto Approdi, che finalmente porterà Ortona a riavere il suo Museo Archeologico. Voglio dunque assicurare chi in queste settimane ha voluto utilizzare strumentalmente questa idea voluta per valorizzare e innovare la qualità dei servizi culturali e museali della nostra città, parlando solo di trasferimenti di musei e riduzione di spazi espositivi. L’amministrazione invece intende dare forza al patrimonio culturale ortonese anche in relazione all’offerta dei servizi, infatti nel suo primo bilancio ha previsto un impegno economico di circa 100mila euro”.
Alla Deliberazione istitutiva di indirizzo politico seguiranno l’avvio di tutte le procedure autorizzatorie di legge presso le competenti Soprintendenze del Mibact nell’ambito di una forte collaborazione e condivisione con gli organi dello Stato per migliorare l’intero patrimonio interessato, ed insieme la proposta progettuale sarà oggetto di una ampio approfondimento tra i cittadini.
“Siamo convinti – sottolinea il vicesindaco con delega alla cultura Vincenzo Polidori – che questo nuovo quadro di riferimento porterà i musei e gli archivi storici a raggiungere i Livelli Minimi di Qualità che le leggi prevedono, in stretta relazione tra loro e con la nostra Biblioteca comunale, così da avere finalmente due realtà forti e qualificate, sia sul piano museale che bibliotecario archivistico, e che possano accedere ai rispettivi Sistemi Nazionali con un vantaggio indubbio per la popolazione e per la appetibilità turistica”.
Si tratta, quindi, di una scelta che si occupa contemporaneamente di musei, archivi e biblioteche, costruendo un nuovo assetto che permetta prima di tutto una efficace azione di tutela e valorizzazione a cui il Codice dei Beni Culturali obbliga i Comuni, e insieme una compatibilità finanziaria di investimento culturale che dia possibilità concrete e operative di intervento.