Chieti. Lo scorso 28 febbraio la Corte dei Conti Sez. Regionale di controllo per l’Abruzzo è nuovamente tornata a discutere dei conti del Comune di Chieti.
Questa volta ritiene di dover dar luogo ad un più penetrante controllo anche per mezzo degli Ispettori del MEF, il Ministero dell’Economia e Finanze, a causa della perdurante e preoccupante situazione di tensione delle casse comunali.
“La situazione del Comune di Chieti – secondo Ottavio Argenio – è ormai acclarata: questa Giunta e quella precedente non sono state in grado di prevedere e di programmare un’attenta azione amministrativa ed hanno contratto debiti e sostenuto spese ben maggiori di quelle che avrebbero potuto affrontare.
E’ ben noto a tutti che l’attuale Sindaco attribuisce la responsabilità di questa crisi economico-finanziaria alla scarsa capacità di riscossione di Teate Servizi, sostenendo che la nostra società partecipata anche a causa dei cittadini inadempienti, incassa molto meno denaro di quello che dovrebbe.
Omette tuttavia di dire alcune cose importanti che sono diretta conseguenza del suo modo di non amministrare la città: Teate Servizi fino al 2016/2017 non è mai stata in grado di lavorare efficacemente a causa della mancata adozione di un adeguato piano industriale ed anche ora sconta pesanti inefficienze legate sia alle modalità gestionali, sia alla scarsa capacità di controllo analogo del Comune.
Tutte le iniziative che Di Primio stesso dichiara di aver adottato o di avere in corso di adozione si sono rivelate solo chiacchiere visto che la situazione di criticità è ben lontana dall’essere risolta ed anzi, oggi richiede addirittura un approfondito controllo ispettivo.
Basti ricordare la Delibera di Consiglio n. 284/2017 che sebbene fortemente voluta da Di Primio, tanto che la sua approvazione venne praticamente blindata in Consiglio comunale, non ha trovato alcuna attuazione concreta a quasi un anno dall’approvazione!
L’omesso riscontro alla nostra richiesta di istituire una Commissione consiliare ad hoc – per giunta gratuita – che potesse far luce sull’andamento delle riscossioni rispetto alla contrazione degli impegni di spesa e sulle attività di gestione economico-finanziaria in generale.
La realtà è che questo Sindaco, ben conscio di essere all’ultimo mandato in Comune e già proiettato verso altre istituzioni, non ha compiuto nessun vero atto politico – amministrativo negli ultimi anni ed ha lasciato aggravare la situazione di stallo in cui la Città di Chieti è stata costretta da almeno 10/15 anni a questa parte, a causa dell’incompetenza di un’intera classe politica”.
“A questo punto – concludono i due portavoce del MoVimento 5 Stelle, Argenio e D’Arcangelo, l’unico regalo di commiato che questo Sindaco può fare alla Città è quello di lasciare le chincaglierie luccicanti rappresentate dai suoi inutili proclami e di chiudere dietro di sé le porte del Comune rassegnando le sue dimissioni.