“Mi sono recato presso la struttura dietro segnalazione dei consiglieri Pd di Montesilvano, cui erano giunte le rimostranze di numerose famiglie di Montesilvano e Cappelle sul Tavo aventi diritto al trattamento di fisioterapia in Adi (Assistenza domiciliare integrata), che pur rientrando tra i servizi forniti dal Distretto non viene di fatto garantito, se non con estremo ritardo, a causa della carenza di personale, come conferma anche Medicasa, la società a cui il servizio è affidato”, riferisce l’esponente Pd.
“Vogliamo capire – sottolinea Blasioli – quanti utenti dei due Comuni sono costretti a rinunciare a queste prestazioni per via delle lunghe attese e come sia stato possibile prorogare di un anno, fino ad agosto 2022, l’affidamento a Medicasa nonostante l’organico insufficiente. La carenza di personale riguarda anche il servizio di fisiatria Uvm (Unità di valutazione multidimensionale), che va potenziato. Lo specialista infatti è presente in struttura per sole 6 ore a settimana, per cui quando deve recarsi a domicilio a Cappelle non riesce ad eseguire più di un paio di visite a settimana».
“Inoltre occorre denunciare l’evidente stato di abbandono in cui versa lo stabile, circondato da erba alta e sporcizia, e la presenza di un solo ascensore per quattro piani – conclude Blasioli, che rivolgerà le istanze al Direttore generale della Asl -. Intendo comunque tornarvi quanto prima alla presenza del Direttore del Distretto, la Dottoressa Rita Mazzocca, responsabile anche del Distretto di Pescara Nord, che a Montesilvano risulta spesso assente”.
Ad accompagnare Blasioli nella visita ispettiva è stato il consigliere comunale Pd Romina Di Costanzo, che afferma: “È inaccettabile che una struttura inaugurata di recente e che accoglie utenti da tutto l’hinterland vestino versi in tale stato di incuria. Sappiamo bene che la competenza è della Asl, tuttavia gradiremmo che lo stesso encomiabile zelo che la solerte Amministrazione riserva, a giusta ragione, ai cittadini proprietari di terreni privati per le pulizie e gli sfalci periodici delle proprie aree ricadenti in zone urbane, si applicasse anche nel sollecitare chi di dovere all’ordinaria manutenzione. Tra l’altro, trattandosi di un distretto sanitario, oltre alla questione estetica di decoro, si pone soprattutto un problema igienico-sanitario. È noto infatti che l’erba alta costituisce ricettacolo di sporcizia e habitat privilegiato per insetti, zecche, rettili e roditori portatori di infezioni”.