Chieti. “Piena solidarietà agli abruzzesi che oggi hanno manifestato a Lanciano per il diritto ad un posto di lavoro e liberarsi dallo spettro della precarietà. I lavoratori in Abruzzo sono stati lasciati soli, illusi e sfruttati dai partiti che hanno speculato e propagandato anche sulla dignità e sulla forza produttiva di questa regione. Si è preferita la propaganda sulla realtà, senza procedere ad un’analisi corretta della situazione con il fine di mettere in campo ogni azione possibile per risanare la regione, che vede 1 abruzzese su 3 a rischio povertà. Un fallimento quello del Governo regionale in tema lavoro. Come attesta anche il documento economico finanziario di Regione Abruzzo, con il quale D’Alfonso avrebbe dovuto operare una pianificazione concreta, invece è stato mortificato a pagine di slogan e promesse senza nessuna base reale. Un’occasione persa di fare programmazione. Ancora una volta si è scelta la propaganda, probabilmente perché già da dicembre, mese di approvazione del documento, c’era la necessità di creare un pacchetto di risultati elettorali per il Presidente ed i suoi fedelissimi e se poi a farne le spese è stata un’intera classe di lavoratori poco male”.
Un affondo quello del M5S Abruzzese che colpisce destra e sinistra senza esclusione di colpi. Nei 5 anni di governo regionale di centro destra l’Abruzzo ha perso 30 mila posti di lavoro, ad oggi il Governo di centro sinistra ne ha persi 15 mila. Siamo ben lontani dalle promesse che il Presidente D’Alfonso fece nella sua campagna elettorale 2014 dove prometteva ai cittadini ben 100mila posti in più. Oggi, dopo quasi 4 anni di legislatura, siamo ai minimi storici. Istat ci conferma che dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 questa regione ha perso 15mila posti di lavoro. Il Rapporto Svimez certifica che siamo decresciuti dello 0,2, l’Abruzzo ha la peggiore performance tra tutte quelle del mezzogiorno. Anche davanti a questi numeri, la Regione si è sempre girata dall’altra parte sostenendo che l’Abruzzo cresce per numero di occupati e aziende. Lo andassero a dire oggi ai lavoratori che manifestano a Lanciano.
“Il paese ha bisogno del reddito di cittadinanza e della riforma degli uffici di collocamento per i quali abbiamo impegnato 2 miliardi di investimento” commenta Daniele Del Grosso, candidato M5S per Uninominale Camera Chieti “Le strutture che consentono ai cittadini abruzzesi il reinserimento nei luoghi di lavoro devono tornare ad essere efficienti ed il reddito di cittadinanza deve permettere a chi ha bisogno di inserirsi nuovamente nel mercato di formarsi e di trovare un’occupazione senza scendere sotto la soglia di povertà. La politica ha fallito, i dati lo dimostrano ed oggi tutte le promesse propagandistiche in campagna elettorale da chi ha governato questo Paese, nell’alternanza di Governi di centro destra e sinistra, suonano come prese in giro per i cittadini. Ci vogliono misure concrete, l’Abruzzo non può diventare il fanalino di coda dell’Italia, abbiamo un territorio e delle potenzialità economiche e turistiche che dovrebbero farci volare alto. Ma la gestione dei partiti ci ha portato dove siamo oggi. Le risorse ci sono, è il momento di metterle in campo”.