Di Maio apre al dialogo con il Pd, ma Orfini frena: “Non ci sono le condizioni per un accordo politico”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato al presidente della Camera, Roberto Fico, il mandato di verificare l’eventuale esistenza di una maggioranza parlamentare composta da M5S e Pd. Fico ha già annunciato che si metterà subito al lavoro, ed entrò giovedì riferirà al presidente Mattarella l’esito delle consultazioni.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, si è detto ottimista circa la possibilità di siglare un accordo di governo con il Pd, pur sottolineando che “non si tratterà di un’alleanza”, quanto di un contratto basato sul programma elettorale del Movimento.
Contrari ad un eventuale accordo gli esponenti dell’ala renziana del Pd, con Matteo Orfini che ha già chiuso ad ogni ipotesi di accordo, ribadendo come il Pd sia alternativo al Movimento 5 Stelle, mentre il segretario del Partito Democratico, Martina, è rimasto più abbottonato, limitandosi ad assicurare che il confronto con il presidente della Camera sarà all’insegna di una “leale collaborazione”.
L’ipotesi di un governo M5S-Pd è stata invece respinta con forza da Matteo Salvini, che promette: “farò di tutto perché non accada questa presa in giro”. Toni meno duri da Forza Italia, che tramite la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini, fa comunque sapere di ritenere “non condivisibile” la prospettiva di un governo sostenuto da M5S e Pd.