Cupello. “La mancanza della fornitura dell’acqua portabile a Cupello, come nei comuni confinanti e viciniori, è una triste consuetudine estiva che si ripete ogni anno. E’ una replica di un film già visto.
Le due pubbliche iniziative da Noi promosse al cospetto del Sindaco, tecnici e vertici SASI erano finalizzate non solo a far comprendere e conoscere ai cittadini le ragioni tecniche delle ripetute interruzioni ma, soprattutto, capire quali erano i rimedi concreti per porre fine alla sofferenza che quest’ultimi patscono rispetto al godimento di un diritto essenziale. Chiedevamo e chiediamo investimenti certi e manutenzioni reali della rete esistente atti a ridurre se non annullare le sofferenze. Punto. Nient’altro. Alle parole ed alle promesse nulla, allo stato dei fatti attuali, è accaduto. Siamo agli inizi dell’estate del 2018 con i soliti e noti problemi di sempre . Non è il caso di aprire una sorta di ‘guerra dell’acqua’ perché il giusto godimento è un diritto sacrosanto a tutti riconosciuto ma richiamare la SASI ad una distribuzione più giusta ed equa che non penalizzi le aree dell’immediato entroterra e le aree interne per favorire quelle costiere è un atto doverosamente dovuto. Il presidente della SASI, che è persona saggia ed esperta, ha il dovere d’imporre una pianificazione dell’acqua disponibile in ragione di un giusto ed equo utilizzo da parte di tutti perché la vita quotidiana si svolge dappertutto, con la solita ruotine che in questa stagione, inevitabilmente, ad aumentare il consumo di acqua. I problemi, pertanto, non e non debbono esistere solo sulla costa!!!“. Lo afferma in una nota Camillo D’Amico, capogruppo consiliare de “Il Cambiamento”.