Pescara. Un progetto sperimentale per la realizzazione di tecnologie innovative per il trattamento e recupero di materiali contenenti amianto (MCA) è oggetto di un accordo di programma siglato, venerdì mattina, a Pescara, nella sede della Regione di viale Bovio, da Regione Abruzzo, ResGea srl, spin-off dell’università Gabriele d’Annunzio di Chieti, Veram srl ed Ecolan spa s Nello specifico, il progetto, localizzato in un’apposita area situata nel Comune di Lanciano, prevede un processo di “denaturazione” dell’amianto attraverso una reazione chimica determinata dal contatto con il siero di latte.
Un processo che, a conclusione del ciclo, consentirà non solo di liberarsi di due rifiuti pericolosi ma anche di recuperare altri minerali e avviarli verso il recupero. Infatti, l’accordo di programma nasce con l’obiettivo di dare concreta attuazione alle politiche nazionali e comunitarie di salvaguardia ambientale e tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori esposti all’amianto. A sottoscrivere l’accordo sono stati il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ed i responsabili delle tre società coinvolte. All’incontro era presente anche il dirigente del settore Rifiuti, Franco Gerardini. L’accordo prevede la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro con l’obiettivo di realizzare la mappatura ed il censimento delle coperture contenenti amianto attraverso il telerilevamento e la conseguente gestione del rischio amianto secondo la normativa vigente.
Il trattamento di tali materiali è finalizzato al recupero di risorse attraverso processi di comprovato valore tecnico scientifico oltre alla denaturazione di materiali contenenti amianto fornendo, di fatto, una soluzione alternativa allo smaltimento e conferimento in discarica. Alla Regione il compito di reperire risorse economiche nell’ambito dei programmi comunitari, nazionali e regionali al fine di dare concreta attuazione all’accordo, organizzare una mappa aggiornata dei siti con presenza di amianto, promuovere campagne di sensibilizzazione della comunità interessate al rischio amianto in collaborazione di altri enti associazioni, promuovere iniziative di formazione scambio di informazioni in collaborazione con l’Università ed i centri di ricerca e quello di coordinare le attività nell’ambito del gruppo di lavoro.