Lanciano%2C+Ascom+Abruzzo+chiede+dimissioni+assessore+Francesca+Caporale
abruzzocityrumorsit
/politica/lanciano-ascom-abruzzo-chiede-dimissioni-assessore-francesca-caporale.html/amp/
Politica Chieti

Lanciano, Ascom Abruzzo chiede dimissioni assessore Francesca Caporale

Lanciano. Lanciano, città storicamente delle fiere e del commercio, in otto anni è stata letteralmente demolita dalle decisioni e dai comportamenti di un Assessore, ing. Francesca Caporale, e di una Giunta comunale, entrambi, non all’altezza di ricoprire ruoli così difficili ed importanti.

 L’ultima scelta discutibile, discutibile è un eufemismo, è quella di invitare in prima istanza l’Ascom Abruzzo a un incontro, con tutte le associazioni di categoria, per valutare e consigliare possibili soluzioni per favorire l’emanazione del regolamento dei gazebo da collocare all’esterno dell’attività commerciali, cosiddetti dehors, per poi revocare la convocazione a mezzo PEC, due giorni prima della data fissata in precedenza, per ragioni tecniche e successivamente tenere la riunione senza riconvocare la medesima Ascom Abruzzo.

 Tale scelta, voluta e consapevole da parte dell’Amministrazione comunale, ha il sapore della ritorsione nei confronti dell’Ascom Abruzzo, associazione che svolge il proprio impegno associativo in maniera corretta, coscienziosa, legale e a tutela dei propri associati e della collettività in generale, che non si limita ad allinearsi in maniera pusillanime alle scelte, spesso molto discutibile e non rispettose della legalità, dell’Amministrazione comunale che ad esempio definisce incompetente in Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 Un concetto deve essere chiaro a questa Amministrazione comunale, l’Ascom Abruzzo non si fa intimorire, l’Ascom Abruzzo andrà avanti nelle sedi opportune per portare alla legalità alcune criticità create, dall’incompetenza e dalla faciloneria di alcuni soggetti non adeguati al ruolo istituzionale che ricoprono, e lotterà per la tutela dei diritti dei propri associati e della cittadinanza in generale.

 L’Ascom Abruzzo quando prende a cuore una problematica spende tutte le proprie energie per risolverla, la Z.T.L. e una questione su cui si sta lavorando per far ottenere ai cittadini, che hanno pagato multe nulle, le somme indebitamente versate. Somme che l’Amministrazione dovrà rimborsare ai cittadini, ma che avendo messo a bilancio ha già speso.

 Per la pista ciclabile che interessa via del Mare e via Panoramica, dove sono stati spesi circa €. 900.000,00 (novecentomila euro) di denaro pubblico per costruire 861 metri di pista ciclabile su via del Mare, mentre per il tratto di via Panoramica sono state utilizzate soltanto alcune taniche di colore giallo, mentre gli altri parlano, danno degli incompetenti a quelli del Ministero, concedono ad associazioni l’autorizzazione ad effettuare una camminata “educativa” con dei bambini su una pista ciclabile chiusa con ordinanza (del Comune stesso) per lavori di messa in sicurezza, l’Ascom Abruzzo lavora per depositare un esposto alla Corte dei Conti per fare in modo che chi ha sbagliato restituisca la somma di €. 900.000,00 di soldi pubblici, constatando che alla riunione dell’8.2.2019 presso il Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti, gli Ingegneri, incompetenti per l’Amministrazione comunale, hanno specificato testualmente che l’opera non potrà mai passare il collaudo ministeriale, che l’opera non doveva essere realizzata solo per spendere i fondi comunitari indiretti passati per la Regione Abruzzo e infine non doveva essere realizzata con lo scopo, come ripete fino alla nausea e in maniera errata l’Amministrazione, di rallentare la velocità delle vetture, infatti per ridurre la velocità dei mezzi, hanno specificato gli “incompetenti” Ingegneri del Ministero, devono essere costruiti dossi e posti lungo la strada autovelox.

 Tanto esposto l’Ascom Abruzzo chiede, per il bene della Città di Lanciano e della cittadinanza tutta, le DIMISSIONI DELLA GIUNTA ED IN PARTICOLARE DELL’ASSESSORE AL COMMERCIO ING. FRANCESCA CAPORALE.

 Dimissioni necessarie per non portare, definitivamente ed irrimediabilmente, alla morte economica le attività commerciali e produttive della Nostra amata Città.