Partita con destinazione Gedda, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, parla della sua posizione in FdI dopo il rinvio a giudizio
A bordo della celebre Amerigo Vespucci, è partita alla volta di Gedda in Arabia Saudita per far visita al governo locale, che l’ha accolta con un buffet da capogiro non appena appena è sbarcata nel porto. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, si gode il banchetto e intercettata dai giornalisti di Repubblica, non si tira indietro e fiera risponde.

Il tema è il rinvio a giudizio per falso in bilancio, arrivato undici giorni fa e che ha dato vita a una pioggia di critiche contro la sua figura. Attacchi ai quali risponde con un sonoro “chissenefrega”, escludendo la possibilità di dare le dimissioni perché “sono innocente, vado avanti”.
A darle questa convinzione è anche l’appoggio del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, che a detta sua: “non mi abbandonerà mai”. Eppure, dentro Fratelli d’Italia in tanti spingono per un suo addio, la stessa Premier non è convinta della sua innocenza, come ha dichiarato di recente, sottolineando che sarà necessario parlarne.
Una frase che ritiene lecita la Santanchè e che commenta: “Quello che dice Meloni va benissimo, quello che ho dichiarato io è perfetto”. Da parte sua, d’altronde, non c’è alcuna valutazione da fare, data la sua innocenza: “Faccio il mio lavoro, vado avanti, oggi sono qua, domani a Riad e dopodomani torno a Roma”.
Le parole della Santanchè
La Santanchè continua a combattere stoicamente, anche contro il suo stesso partito, ma senza alcuna paura, anzi con ardore: “Ma è tutta la vita che io conto su me stessa”, dice, prima di tornare a commentare le parole del Presidente del Consiglio sull’impatto della vicenda Visibilia sul suo lavoro:

“L’impatto sul mio lavoro lo valuto io. Nessuno può dire che non lavoro come ministro del Turismo, nessuno mi ha detto che sono assente, in due anni e mezzo abbiamo applicato tutto il programma del ministero del turismo: tutto”.
Il tempo per incontrare Giorgia Meloni, d’altronde, ci sarà, ma dalla sua la Santanchè si sente serena. E, anzi, nella stessa intervista prova a far chiarezza anche sulla vicenda Visibilia e sulla puntata di Report: “Su Visibilia editore si sono dette tante cose, avevano chiesto il fallimento per bancarotta, oggi è una delle società più clean d’Italia, ha cassa, c’è un commissario giudiziario”.
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L’ultima battuta è sul suo rapporto con Ignazio La Russa, con il quale è legata da un rapporto d’amicizia ma, soprattutto, di fiducia: “La Russa è un mio amico, abbiamo un rapporto umano, ognuno nel rispetto del suo ruolo, lui come presidente del Senato, seconda carica dello Stato, io come ministro. Una cosa è certa: Ignazio non mi abbandonerà mai. Mai. Ma non come politica: come amica”.