Pescara. “E’ inaccettabile leggere le parole di un Presidente di Regione che squalificano le azioni della magistratura su un’indagine che riguarda l’Azienda sanitaria locale . Servono a poco le dichiarazioni ex post per aggiustare il tiro: quello che è successo non è riconducibile a una gaffe o a un’incomprensione semantica, ma è un fatto molto grave . Soprattutto, a mio avviso, sarebbe il caso di chiedere pubblicamente e seriamente scusa a chi ogni giorno con forza e costanza combatte l’illegalità e la corruzione anche nei palazzi della politica”.
Queste le parole con cui il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari commenta le affermazioni del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio rilasciate a seguito della notizia sul rinvio a giudizio disposto dal Tribunale di Pescara nei confronti del direttore generale della Asl nell’ambito della vicenda degli “appalti sanità”.
“Non sono certo io a dover spiegare al Presidente di Regione Abruzzo che il suo ruolo impone un’attenzione particolare proprio verso chi, come la magistratura, svolge un lavoro incessante per combattere la corruzione e gli illeciti della politica. – Incalza Pettinari – Non è accettabile, soprattutto mentre ci sono inchieste in corso, rilasciare affermazioni e giudizi che gettano discredito e dubbi sull’azione di magistrati impegnati nella trattazione del procedimento penale. La politica, piuttosto, dovrebbe supportare il lavoro della magistratura e valorizzare le azioni di indagine anche agli occhi dell’opinione pubblica e non certo insinuare il tarlo del dubbio sulla qualità delle attività di investigazione. Per questo esprimo la mia più totale solidarietà alla Magistratura pescarese e all’Associazione Nazionale Magistrati consapevole dell’enorme lavoro che svolgono quotidianamente, e invito il Presidente Marsilio a rimediare chiedendo formalmente scusa e non trincerandosi dietro al dito dell’incomprensione sulle posizioni espresse”, conclude.
A Pettinari si aggiunge anche la voce di Sandro Mariani, Capogruppo di “Abruzzo in Comune” in Consiglio Regionale: “Marsilio non può pensare di derubricare un attacco frontale alla magistratura pescarese a semplice diritto di critica, rimarcando di poter esprimere un suo personale giudizio perché si tratta del giudizio espresso non da un semplice cittadino, ma da una figura istituzionale di alto spessore come appunto il Presidente della Regione Abruzzo che, oltretutto, è colui che ha nominato il manager oggetto di indagini”. “Senza entrare poi nel merito di una vicenda giudiziaria che sarà la magistratura a dover chiarire vorrei però stendere un velo pietoso sul cattivissimo gusto del Governatore Marsilio che ha tirato in ballo, nel suo j’accuse alla magistratura abruzzese, le condotte di una persona che oggi non può più difendersi, considerato che non c’è più”, conclude Mariani, in riferimento alle considerazioni di Marsilio sulla condotta di Sabatino Trotta, suicidatosi in carcere dopo l’arresto per la stessa inchiesta.