Chieti. Incrementare le piante organiche degli infermieri sul territorio e negli ospedali; rafforzare modelli di organizzazione innovativi, come l’infermiere di comunità e di famiglia e gli ambulatori infermieristici; aumentare il personale di supporto affinché gli infermieri possano occuparsi delle attività per le quali sono formati: sono alcune delle proposte che il Direttivo dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) della provincia di Chieti ha deciso di sottoporre ai candidati alle prossime elezioni regionali. L’Ordine rappresenta in Abruzzo 11.000 infermieri, 3.400 dei quali in provincia di Chieti.
Un primo incontro si è tenuto ieri con i rappresentanti del Movimento 5 stelle e, nelle prossime settimane, il Direttivo si confronterà anche con gli altri schieramenti politici per illustrare le criticità e cercare insieme soluzioni percorribili, certi e forti del proprio operato ineccepibile dal punto di vista professionale.
“Gli infermieri abruzzesi – afferma il presidente dell’Opi di Chieti, Giancarlo Cicolini – non fanno certo parte di ciò che nella Regione non va. Anzi, proprio per migliorare la qualità dei servizi, nonostante gli anni trascorsi in “piano di rientro” e le forti carenze strutturali-organizzative e di organici, sono quelli che più presidiano i servizi sanitari senza mai dimenticare che l’obiettivo è il benessere del cittadino. Spesso forzando la regolarità del loro lavoro per poter garantire il migliore livello possibile di assistenza”.