Chieti. “Nell’ultima settimana di campagna elettorale D’Alfonso e il suo Assessore Paolucci si sono contraddistinti per aver “assegnato” (sic !!!) centinaia e centinaia di FantaMilioni di euro. In realtà chiacchiere e spot. Anche oggi FantaMilioni a palate”. Questo è quanto dichiara Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia.
“Paolucci surclassa D’Alfonso: annuncia 200 milioni di euro per la sanità, 187 milioni di euro per i fondi FSC 2007-2013 e altri 21 milioni di euro per anticipazioni sui progetti Masterplan; D’Alfonso, invece, si ferma a soli 8,5 milioni di euro per depuratore di Pescara, 11 milioni di euro per il fiume Feltrino e 5 milioni di euro per la Caserma Bucciante. Ma la notizia che più ci colpisce – afferma Mauro Febbo – è quella che riguarda l’autocelebrazione sulle ZES. Inutile ricordare che da mesi e mesi ho sollecitato D’Alfonso affinché si impegnasse per istituire una ZES abruzzese, con Ortona capofila, come dimostra anche l’ allegato comunicato stampa del 9 novembre 2017. Esaltazione della ZES, Zona Economica Speciale, da individuare nel territorio della fascia costiera Termoli – Vasto – Ortona che rappresenta un moderno strumento rilanciato dalla UE, sicuramente capace di attrarre sviluppo e ricchezze dove ci siamo contraddistinti per essere stati gli ultimi a presentare il progetto, come testimonia l’articolo de “Il Sole 24 Ore” dell’8 novembre 2017, in allegato. Con l’individuazione di quel territorio (Ortona – Vasto), poiché in palese contrasto con questa nuova istituzione ed opportunità, finalmente, viene cancellato il Parco della Costa Teatina. Evidente che le due istituzioni siano incompatibili e risultino alternative. La ZES non permette di istituire un Parco che dovrebbe essere deputato alla valorizzazione, tutela e difesa della biodiversità. Questo, però, D’Alfonso non l’ha spiegato al PD che lo candida a Roma, ai suoi alleati, a cominciare da Liberi e Uguali nelle persone del Sottosegretario Mazzocca e dell’On. Melilla, ai tanti sindaci e amministratori del PD che per anni hanno caldeggiato il Parco arrivando ad approvare in ciclostile decine e decine di risoluzioni, per non parlare delle manifestazioni con tanto di gonfaloni e fasce tricolori”.
“Su entrambe le decisioni, istituzione della ZES e addio al Parco – conclude Mauro Febbo – sono ampiamente soddisfatto, soprattutto per quest’ultima perché per 15 anni sono stato indicato come il killer del Parco della Costa Teatina, peraltro ne sono fiero. Per la ZES mi auguro che quanto annunciato non sia una pagina del libro “Le solite chiacchiere e spot” di D’Alfonso e compagni, ma comunque saremo noi, con il nuovo governo regionale, a portarla a compimento”.