Elezioni Regionali Abruzzo 10 Febbraio 2019
FRANCO DI BONAVENTURA
Candidato alla carica di Consigliere Regionale
ESPERIENZA AL LAVORO PER L’ABRUZZO
L’ex Sindaco di Roseto degli Abruzzi dal 2001 al 2011 si candida con Legnini.
Franco Di Bonaventura è stato il Sindaco di Roseto degli Abruzzi dal 2001 al 2011, guidando entrambe le volte coalizioni di centrosinistra.
Nel primo mandato vinse al primo turno con il 53,33% delle preferenze, mentre nel secondo mandato – alle elezioni comunali del 2006 – fece il vuoto arrivando al 78,36%.
Dunque un primo cittadino molto amato, numeri alla mano, che però non esitò, concluso il suo decennale impegno per il Lido delle Rose, a tornare al suo lavoro di geometra, lasciando l’impegno politico.
Oggi, Franco Di Bonaventura ha accettato l’invito di Giovanni Legnini a candidarsi alla carica di Consigliere Regionale, entrando a far parte della lista “Legnini Presidente”.
L’ex Sindaco spiega così la sua decisione: «Ho scelto di tornare a impegnarmi in politica perché condivido il progetto di Giovanni Legnini, che vuole dare slancio all’Abruzzo fidando su un fronte ampio di centrosinistra che parta da un grande movimento civico, fatto di persone con una storia, un lavoro, una rispettabilità e che si sono sempre impegnate per il bene del nostro territorio».
Circa la sua idea di fare politica, Franco Di Bonaventura riflette: «I voti non servono per fare carriera politica, bensì per realizzare le cose che la gente ti chiede, nei tempi che la legge stabilisce. Io sono orgoglioso di poter affermare che da sindaco ho realizzato cose che sono ancora il fiore all’occhiello di Roseto, come il palasport più grande d’Abruzzo intitolato alla memoria di Remo Maggetti, il Lungomare, la valorizzazione del festival cinematografico Roseto Opera Prima e la creazione del premio di saggistica Città delle Rose, oltre a molte altre cose».
Da sempre amante dei toni bassi, circa l’attuale nuova politica fatta di urla Di Bonaventura osserva: «C’è bisogno di buoni politici. E cioè di persone che siano di base oneste, ma che riescano anche a incidere nel miglioramento della vita dei cittadini, perché competenti e quindi conoscitori delle leggi e delle strutture pubbliche che le governano e applicano. Diffido di quelli che passano il loro tempo a urlare, per il semplice motivo che così facendo non trovano mai il tempo per lavorare. E un politico è utile solo se lavora e dà risposte ai cittadini».
Infine, circa i temi da affrontare in caso di elezione, Di Bonaventura dichiara: «Lavorando in Regione, è possibile incidere in modo serio e preciso nei vari aspetti della vita delle persone. Perciò, se fossi eletto, tratterei i grandi temi che, se gestiti con serietà e capacità, possono migliorare la vita di donne e uomini. Si parte, ovviamente, dalla salute. C’è bisogno di meno precarietà nella sanità pubblica e di abbattere le liste d’attesa dalle quali, spesso, dipendono le aspettative di vita delle persone. Fa parte della salute anche la tutela ambientale, quindi massima vigilanza sul patrimonio costituito dall’acquedotto del Ruzzo e sul diritto dei cittadini di sapere puntualmente cosa esce dai nostri rubinetti, facendo una battaglia di civiltà sulla salubrità delle nostre acque perché l’acqua non deve essere solo pubblica, ma anche sana. Bisogna poi riportare la Provincia di Teramo a contare in ambito regionale, perché è il territorio che intercetta oltre il 60% del turismo regionale e quindi merita attenzione e rispetto sia per il turismo sia per quanto riguarda l’economia sia per una migliore gestione del Piano di Sviluppo Rurale, che deve essere agile e fruibile. E tutto questo nel quotidiano agire, valorizzando la nostra identità culturale. Perché un territorio che investe sulla cultura è di certo un territorio attento e che cresce a livello qualitativo».
Franco Di Bonaventura
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FRANCO DI BONAVENTURA
Franco Di Bonaventura nasce a Roseto degli Abruzzi il 7 agosto 1953, da Alfonso e Lorentina Iezzi.
Terzo di tre figli, studia all’Istituto “Tito Acerbo” di Pescara, diplomandosi geometra.
Sposato con Anna Maria Esposito, è padre di Giorgio e Francesca.
Il suo uomo politico di riferimento è Enrico Berlinguer.
Dal 2001 al 2011 è Stato Sindaco di Roseto degli Abruzzi.
Nel 2001 ha scritto per Carsa Edizioni il libro “10 anni per Roseto – Memorie di un Sindaco, 2001-2011”, a cura di Luca Maggitti, con l’introduzione di Renato Minore.
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