Con l’assegnazione dei seggi, può finalmente partire il percorso che porterà alla formazione del nuovo governo. Ecco cosa accadrà nei prossimi giorni.
I nuovi parlamentari
Nei prossimi giorni, le Corti d’Appello proclameranno ufficialmente l’elezione dei nuovi parlamentari, che entro la fine di questa settimana potranno già dedicarsi agli adempimenti burocratici necessari alla registrazione in Parlamento.
I presidenti di Camera e Senato
Entro 20 giorni dalle elezioni, entrambi i rami del Parlamento devono effettuare la prima la seduta, durante la quale inizieranno le procedure per l’elezione dei nuovi presidenti di Camera e Senato. Si tratta di un passaggio fondamentale, in quanto sarà il primo banco di prova per verificare l’esistenza di eventuali maggioranze. Nel decreto di convocazione delle elezioni, la data della prima seduta del nuovo Parlamento è stata fissata per il prossimo 23 marzo.
I gruppi parlamentari
Entro il 25 marzo, deputati e senatori dovranno comunicare il gruppo parlamentare di appartenenza. Quindi, entro il 27 marzo, ogni gruppo procederà all’elezione del proprio presidente.
Le consultazioni
Tra la fine di marzo e i primi di aprile, concluse tutte le procedure previste, il Parlamento sarà ormai nel pieno delle sue funzioni e il Presidente della Repubblica potrà iniziare le consultazioni per la formazione del nuovo governo.
Durante le consultazioni, il presidente Mattarella ascolterà i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, i presidenti dei due rami del Parlamento e l’ex presidente Giorgio Napolitano. Una volta ascoltati i pareri di tutti i soggetti coinvolti, Mattarella deciderà a chi affidare l’incarico di formare il nuovo governo.
A tal proposito, è importante ricordare come il Presidente della Repubblica non sia obbligato a conferire l’incarico al leader del partito, o dello schieramento, che abbia ottenuto più voti, infatti l’incarico può essere affidato a chiunque sia ritenuto capace di ottenere la fiducia da parte del Parlamento.
Il nuovo governo
Ricevuto l’incarico, il Presidente del Consiglio in pectore stilerà la lista dei ministri da presentare al Quirinale, che procederà ad effettuare le nomine tramite decreto del Presidente della Repubblica. Infine, il nuovo governo sarà sottoposto al voto di fiducia da parte del Parlamento e, nel caso in cui l’esito sia positivo, l’esecutivo sarà finalmente nel pieno dei suoi poteri.