Bussi sul Tirino. Il consigliere regionale PD Antonio Blasioli è il nuovo presidente della Commissione regionale d’inchiesta sulla discarica di Bussi, presieduta da Giovanni Legnini fino alla sua nomina a Commissario governativo sulla ricostruzione.
Blasioli, che è stato parte attiva e operativa della commissione sin dall’istituzione, commenta: “Sono felice e onorato di questo ruolo e voglio rivolgere un pensiero e un ringraziamento al Presidente Legnini che ha iniziato dei lavori che sono stati importanti, perché hanno riportato attenzione e iniziative che Bussi attendeva da 13 anni”.
“Mi attende un lavoro faticoso e complesso in cui mi caratterizzerà la difesa dell’Abruzzo e il rispetto del principio che chi inquina paga, senza sconti e senza giochetti”, aggiunge il neo-presidente, “La difesa e il diritto al ristoro, il diritto alla salute e il ripristino dello slogan di Regione verde d’Europa non deve essere più offuscato dalla ferita di avere la discarica più grande d’Europa. Ci sono dei fatti nuovi. Dalla sospensione dei lavori della Commissione per il Covid sono arrivanti la sentenza del Consiglio di Stato del 6 aprile scorso, che ha dichiarato Edison soggetto inquinatore delle discariche delle aree 2A e 2B, è una sentenza importante perché non era scontata; a questa si aggiungono le notizie che abbiamo avuto dal Ministero. La sentenza è un fatto storico e il principio del chi inquina paga ci guiderà nel prosieguo dei lavori della Commissione che si arricchiranno anche delle audizioni di Edison, Solvay, magari del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha espresso un parere sul progetto di bonifica e sicuramente anche del Ministero dell’Ambiente, che sarà un invitato importante ai fini del chiarimento sulla procedura di bonifica e sulla permanenza dei fondi stanziati con la L. 10/2011”.
“Colgo l’occasione infine di auspicare che nei lavori di controllo che ci spettano quale Commissione d’inchiesta, dovremo essere bravi a inserire anche un lavoro di promozione di una legge sulle bonifiche, che servirà al Ministero non solo per Bussi, ma per tante altre situazioni d’Italia e che consentirà di effettuare la bonifica e poi rivalersi del soggetto inquinatore. Potremo dare a questa legge anche il nome di legge Bussi, per la storia del sito e per l’importanza che avrebbe nel panorama legislativo nazionale. Fatto è che Bussi, i cittadini abruzzesi e quanti vivono sul Tirino, sul Pescara e sul nostro mare non possono più aspettare e devono essere tutelati”, conclude Blasioli.