“Oltre 620 famiglie sono colpite dal provvedimento con cui l’amministrazione comunale ha imposto di liberare i loculi occupati da oltre 50 anni nel cimitero di Colle Madonna, anche se legittimati da concessioni pluriennali o perpetue”, hanno ricordato oggi i consiglieri comunali pentastellati.
“Se è vero che c’è una ‘emergenza loculi’ e la normativa nazionale consente in questi casi di ricorrere alla revoca anticipata delle concessioni – commenta Paolo Sola – è vergognoso che si chieda, a chi aveva già pagato in anticipo per una concessione di 99 anni, di sobbarcarsi ora altre spese per liberare anzitempo i loculi e trovare una soluzione alternativa, per evitare che i resti dei propri cari finiscano nell’ossario comunale”.
Questo l’aspetto principale della vicenda fortemente contestata dal Movimento 5 Stelle: “Il sindaco Masci e l’assessore Carota chiedono, oltre al disagio di spostare i propri cari con svariati anni di anticipo, chiede a tanti cittadini anche l’onere di contribuire al 50% delle spese per l’estumulazione, la riduzione in resti e l’acquisto di una nuova concessione per riporli in spazi più ridotti. A questo c’è il rischio di dover aggiungere, dove necessario, i costi per un’eventuale cremazione che farebbero lievitare la spesa complessiva tra i 1.000 e i 2.000 euro”, proseguono i Cinque stelle.
“In un momento storico come quello che stiamo vivendo – aggiungono i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – è inaccettabile che si voglia gettare sulle spalle di tanti cittadini un’ulteriore spesa non dovuta, costringendoli a pagare le inadempienze della Giunta Masci che in questi 4 anni non ha alzato un dito rispetto al problema della mancanza di loculi. Hanno lasciato che il tempo passasse fino a rendere una carenza di posti una vera e propria emergenza, che ora viene riversata sulle tasche dei pescaresi. Chi ha già pagato per poter usufruire di concessioni più durature – proseguono i consiglieri pentastellati – non dovrebbe pagare nuovamente per liberare un loculo che, tra l’altro, il Comune rimetterebbe subito in vendita, guadagnando quindi di fatto più volte dalla stessa concessione”.
Nei mesi scorsi il Movimento 5 Stelle si era messo a disposizione dei cittadini per raccogliere segnalazioni in merito alla vicenda, portando alla formazione di un vero e proprio comitato cittadino che, grazie all’assistenza legale dell’Associazione Consumatori e Utenti e dell’avvocato Luigi Di Corcia, ha prodotto e protocollato presso il Comune di Pescara una richiesta formale in cui si chiede “un incontro alla Giunta Masci e la possibilità di tornare indietro rispetto alla scelta arbitraria di accollare le spese ai cittadini, viste anche le mancanze da approfondire in merito alla notifica della comunicazione e ai tempi indicati dal Comune”.
“E’ vergognoso che a distanza di settimane dalla presentazione di questa richiesta – aggiungono Alessandrini, Sola e Di Renzo – né Sindaco né Giunta si siano degnati di dare un cenno di risposta a questi cittadini che ora, a pochi giorni dalla scadenza del termine ultimo, rimangono con la spada di Damocle sulla testa di una estumulazione forzata. Facendo leva sulla minaccia di deporre i resti nell’ossario comunale infatti – concludono i consiglieri M5S – si costringono i cittadini a spendere soldi per porre rimedio alle inadempienze dell’amministrazione Masci. Una vicenda crudele e spietata che trasforma il dolore per i propri defunti in merce e soldi. Chiediamo rispetto per una vicenda così delicata e per tutti quei cittadini che, sempre più spesso, si sentono vessati da chi invece dovrebbe curarne gli interessi”.