“Rimaniamo sorpresi dall’esame dello schema”, affermano i consiglieri Perazzetti, Travaglini e Valloreo, “che ci consegna un Comune Commissariato nei fatti, anche se non formalmente: i tagli sono stati assolutamente drastici e non sostenibili, specie per il funzionamento degli Uffici, chiamati così a vegetare fino a fine mandato, essendo assolutamente impediti anche solo a fare fotocopie o acquistare materiale di cancelleria”.
“D’altra parte”, aggiungono, “abbiamo una esposizione di tesoreria che preoccupa tantissimo, riguardo alle possibilità di rientri che l’Ente può garantire. La macchina amministrativa al collasso è destinata ad una paralisi progressiva già in atto da tempo però, che ha come unico compito, di giungere a maggio 2019”.
“Abbiamo depositato alla Corte dei Conti della Regione Abruzzo 2 esposti”, aggiungono i 3 dell’opposizione, “per chiedere un accertamento ed una eventuale condanna alla restituzione di somme che negli anni sono state spese senza presupposti o illegittimamente”.