Chieti. “Grazie alla presentazione e approvazione di uno specifico emendamento di cui sono proponente il Teatro Marrucino potrà finalmente ricevere le risorse ad esso destinate, già deliberate, stanziate ma bloccate da molto tempo, sia i 300 mila euro quale contributo ordinario 2017 sia i primi 200 mila euro per gli eventi dedicati al suo bicentenario”.
Questo quanto dichiara il consigliere regionale teatino Mauro Febbo che aggiunge quanto segue: “Da oggi il Marrucino può ripartire con l’organizzazione degli eventi programmati, compresi quelli per il bicentenario, e con la sua macchina organizzativa dopo aver rallentato le proprie attività per inadempienza della Regione Abruzzo. Una inefficienza e confusione d’altronde riscontrabile in moltissimi altri atti prodotti dalla macchina della Regione Abruzzo dove si producano tanti provvedimenti inadeguati amministrativamente, legislativamente o addirittura senza copertura certa finanziaria (come lamentano i tanti sindaci che aspettano ancora i fondi per il dissesto idrogeologico). Questo emendamento, richiesto dall’apparato, infatti ristabilisce la correttezza dell’ interpretazione della Legge regionale numero 55 e modifica un specifico comma al fine di sbloccare definitivamente le risorse destinate al Teatro Marrucino di Chieti e alle altre associazioni e istituzioni culturali abruzzesi.
È paradossale – continua Febbo – vedere ed assistere alla superficialità e alla scarsa attenzione con cui la Regione di D’alfonso porta avanti le politiche culturali. In questi anni abbiamo visto nel comparto culturale poca programmazione, scarsi investimenti e istituzioni ed eventi di importanza regionale a rischio chiusura. Mai si era creata una situazione difficile e complicata come quella prodotta da questo Esecutivo regionale per la cultura e le istituzioni abruzzesi. Basta ricordare come D’Alfonso abbia dato all’inizio della legislatura la delega al consigliere regionale Bracco (ex cinque stelle) al solo scopo di allargare i numeri della sua maggioranza. Poi la delega è tornata nelle mani di D’Alfonso per realizzare il nulla. A ciò va aggiunto e ricordato il conflitto tra il Presidente-assessore e il Direttore del dipartimento Giancarlo Zappacosta, prima defenestrato e successivamente ricollocato dopo una sentenza del Tribunale fino ad arrivare alla nomina di qualche giorno fa del nuovo capo dipartimento. La delega assessorile, dopo tre anni e mezzo, è stata assegnata l’assessore Lolli ma il danno ormai è stato già realizzato.
“Adesso auspico che si provveda con immediatezza a liquidare i contributi 2017 e impegnare quelli del 2018 per salvare la Turandot che si deve e può svolgere sia per l’immagine di un grande Teatro qual è il Marrucino e sia per ciò che rappresentano questi eventi per la Città di Chieti. Pertanto sarà mia cura e mia premura – conclude Febbo – seguire l’iter amministrativo ormai definito”.