Chieti. Questa mattina in Comune a Chieti è stato illustrato il bilancio di previsione 2018-2020, insieme alle misure e gli interventi relativi al contenimento della spesa e all’efficientamento dei servizi; gli investimenti per la città. Inoltre si è parlato anche della riorganizzazione della società partecipata Teateservizi e dell’Azienda Speciale Multiservizi.
“Con tutta la giunta, con l’assessore Luise in capo ed i responsabili degli uffici finanziari abbiamo messo su un Bilancio che è quello che il Comune può permettersi – ha rimarcato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – garantendo la non chiusura dei servizi, garantendo che ci sia la soppressione di quelle attività che non sono soostenibili, ma che non sono neppure necessarie per i cittadini e soprattutto facendo in modo che ci sia la possibilità di avere un Comune con conti in sano ma anche con una grande capacità di investimento per il futuro. Noi abbiamo il bisogno di approvare il Bilancio 2018-2020 perché così facendo abbiamo anche possibilità di garantire alla nostra città oltre 32 milioni di investimenti in 3 anni, quasi 5 milioni quest’anno e 13 e 14 milioni nelle anualità 2019 e 2020. Noi stiamo chiedendo di avere senso di responsabilità, di non fare inutile populismo, stiamo chiedendo ai cittadini di non fare sacrifici perché non aumenteremo le tasse, ma stiamo chiedend alla gente di avere non solo la volontà, ma anche il grande senso etico e morale di contribuire con le tasse che non sono state pagate pagandole e di dare la possibilità al Comune di avere quei fondi necessari per assolvere anche ai servizi. Non capisco la meraviglia di quanti oggi si meravigliano la tassa di soggiorno, forse non sono mai usciti da Chieti o non hanno mai dormito in un albergo ad esempio a San Giovanni Teatino e non a Venezia. Ovunque c’è la tassa di soggiorno, è una tassa che non riguarda i cittadini ma chi arriva in città, dare 0,70 euro a notte per le prime 3 notti poi viene notevolmente ridotta, ne sono esentate tantissime categorie, come coloro che hanno necessità legate alla permanenza in ospedale e la necessità di stare in città, insomma è proprio una pollemica che non comprendo quella sulla tassa di soggiorno. Peraltro, su 81 presenze in città nell’anno 2016 e 85 mila nel 2017, contare sulla tassa di soggiorno vuol dire avere risorse disponibili perché si possa fare promozione turistica e manifestazioni. C’è una ristrutturazione per quel che riguarda l’azienda speciale Chieti Solidale, la ristrutturazione prevede che l’azienda si trasformi in una Srl perché possa essere competitiva sul mercato, perché possa fare investimenti e perché possa abbattere i costi. Ma abbiamo altresì detto che tutto il personale attualmente in servizio presso Chieti Solidale avrà posto e ruolo anche nella nuova società e cioè nella Srl. Non solo, ma la necessità di vendere una Farmacia è uno degli interventi strutturali che noi facciamo, ma vendere la Farmacia vuol dire anche garantire, lo abbiamo già fatto, garantire al personale che rimarrà di quella Farmacia che è stata scelta sulla base delle verifiche di essere mantenuto nel suo lavoro. Quindi non ci sono problemi per il personale, c’è da fare una vendita necessaria e poi c’è sempre un’opzione che noi andremo ad opzionare per aprire una ulteriore Farmacia che può essere un motivo di grande possibilità di incasso per la nuova Srl. Continuiamo a combattere l’evasione: abbiamo 60 milioni di euro di tributi e di servizi non pagati dai cittadini, il nostro Bilancio è di 55 milioni, questo dà la dimensione di quanto troppo ampia sia la fascia evasiva di elusione dei tributi e delle entrate extratributarie. Le recupereremo con le azioni che già sono state poste in essere dalla Teateservizi, faremo solleciti, ingiunzioni e ahimè dove saremo costretti faremo anche le esecuzioni perché si possa recuperare somme che nel caso dei tributi sono l’esempio più evidente di una poca moralità nei confronti della cosa pubblica, nel caso di evasione delle entrate extratributarie, cioè del pagamento dei servizi, stiamo parlando di una truffa ai danni del Comune perché si usufruisce dei servizi ma non li si paga, è come andare al ristorante e, finito di mangiare, si va via senza pagare il conto”.
“Intanto sulle voci circolate ci tengo a precisare che per esserci il dissesto ci vogliono dei presupposti – ha sottolineato l’assessore alle Politiche finanziarie e dei tributi e alla Teateservizi del Comune di Chieti, Valentina Luise – presupposti che oggi non ci sono e anche il Collegio dei Revisori lo ha rimarcato durante l’ultimo intervento che ha fatto in Commissione Bilancio. Al di la di questo fattore che viene spesso messo in luce e che vorrei lasciare da parte perché oggi stiamo parlando di un Bilancio di Previsione che invece guarda avanti, guarda con fiducia al futuro. È un Bilancio che ha dovuto fare i conti con le minori entrate e come tale ha dovuto vedere delle riduzioni sul fronte della spesa. Se manca l’entrata evidentemente non possiamo sostenere la spesa nella stessa misura delle annualità precedenti. C’è stata una riduzione delle entrate, specularmente abbiamo avuto un contenimento sul lato della spesa, lo abbiamo fatto con degli interventi che sono di natura strutturale e non contingente, con degli interventi che avranno un impatto più attenuato sull’anno 2018 e che avranno un impatto a regime più forte a partire dal 2019 e che mirano a mettere in equilibrio i conti non solo nell’immediato, quindi nell’anno 2018, ma anche per il futuro. Quindi per dare respiro e per dare un futuro a questa città. Dunque interventi sul piano della spesa con delle rimodulazioni, con tutta una serie di misure che sono state anche scritte alla Corte dei Conti che mirano a massima prudenza, a dare risposta alle attenzioni che ci richiede la Corte dei Conti, ma mirano anche a conservare il più possibile tutti i servizi che l’Ente ha sempre erogato. Noi dobbiamo fare i conti con la nuova contabilità armonizzata che da qualche anno ci impone di accantonare al fondo crediti di dubbia esigibilità una parte delle entrate, quindi non ci consente di spenderla, si tratta di una voce che viene quantificata in base alle mancate riscossioni. Quindi noi stiamo pagando in maniera molto pesante il peso della scarsità dalla capacità di riscossione che abbiamoa vuto negli anni pregressi, oggi abbiamo messo la Teateservizi in maniera tale da avere un lavoro più efficiente, con tutta un’operazione di riorganizzazione e di ammodernamento è una macchina che può e deve funzionare meglio, dovrà dare dei risultati migliori. Se sul lato della riscossione riusciremo ad avere dei risultati che auspichiamo e che ci siamo programmati, automaticamente potremo anche andare liberare risorse sul fondo crediti di dubbia esigibilità che nel 2018 pesa per 4,6 milioni, ma che ha un andamento crescente e quindi è destinato ad aumentare negli anni futuri, fino al 2021 quando arriverà la percentuale del 100% come da Legge”.
Francesco Rapino