“Come anticipato e definito – afferma Febbo – nell’incontro del 25 giugno scorso, alla presenza del titolare della società che gestisce l’impianto termale della Majella, Franco Masci, il sindaco di Caramanico, Luigi De Acetis, e dei rappresentanti sindacali dei lavoratori, il nostro obiettivo era e rimane quello di salvaguardare i posti di lavoro, la stagione estiva e quindi l’immagine turistica dell’Abruzzo. Questo è il risultato di una interlocuzione a 360 gradi sia con la proprietà sia con altre strutture regionali che fanno riferimento ai colleghi Nicola Campitelli e Nicoletta Verì che ringrazio per il loro prezioso contributo”.
“In queste ultime due settimane – continua Febbo – abbiamo registrato l’impegno della società ossia quello di superare le criticità esistenti, che la vedono coinvolta in una difficile situazione economico-finanziaria con un debito di oltre 21 milioni di euro. Le soluzioni prospettate dal gestore, (da lunedì ripartiranno le attività all’interno delle terme di Caramanico, non della Reserve), sono state ampiamente esaminate dalle rispettive strutture regionali risorse estrattive, sanità e turismo”.
“Adesso, – specificano Febbo, Campitelli e Verì – terminata questa prima fase emergenziale di Caramanico, dobbiamo lavorare affinché il termalismo venga riformato e ristrutturato attraverso i settori del turismo e dello sviluppo economico in un disegno strategico, in modo da farlo rientrare in quel progetto ambizioso, il Piano Strategico triennale del Turismo, che stiamo scrivendo passo dopo passo al fine di arrivare alla stesura definitiva”.
Inoltre, la Regione Abruzzo ha avviato un percorso programmatorio per verificare la fattibilità di specifiche attività riabilitative in ambito termale. “A tal proposito, – proseguono – è stato già avviato un confronto informale con il Ministero della Salute sulla base di un precedente documento redatto dalla Agenzia sanitaria regionale e di una proposta di Federterme. Ovviamente, si tratta di una iniziativa la cui eventuale ricaduta sul sistema termale abruzzese sarà visibile in occasione della stipula degli accordi negoziali per la stagione contrattuale 2020”.
“Infine – conclude Febbo – per il prossimo 18 luglio ho riconvocato presso gli uffici del mio assessorato il tavolo di crisi con la società che gestisce le terme di Caramanico, il sindaco e le parti sindacali al fine di monitorare l’avvio e il prosieguo della stagione termale appena avviata”