“Un bilancio già vecchio prima ancora di essere approvato, in cui le poche attività messe in piedi sul nostro territorio e spacciate da Masci come proprie, sono frutto delle scelte di altri Enti e per le quali i soldi provengono da fonti diverse dal Comune di Pescara”, critica il Movimento 5 Stelle.
“Masci e il centrodestra hanno reso Pescara una città passacarte che lavora per esaudire bisogni e desideri della Regione (vedi la sede nell’Area di Risulta), dell’Università (vedi l’area ex-Cofa e l’Urban Center), della ASL (come nel caso del Parco 8 Marzo), dell’ATER (per l’abbattimento del Ferro di Cavallo) ma non è capace di promuovere una propria idea se non quella di vessare i cittadini con i semafori T-Red”, insiste il M5S, “Quel poco che Masci e i suoi hanno deciso di fare è rappresentato al meglio dallo sfacelo di via Marconi, su cui sono stati buttati milioni di euro per creare disagi ed incidenti, purtroppo talvolta anche gravi, ai danni dei Pescaresi e dai milioni di euro sperperati attraverso il PNRR per imporre scelte contestate dagli stessi cittadini, cui si tolgono diritti invece di aggiungerne”
La sessione di bilancio ha visto il Movimento 5 Stelle presentare quasi 700 emendamenti , “per arrivare ad ottenere gli stanziamenti necessari a colmare un’ingiustizia intollerabile e inaccettabile per i cittadini di Pescara, relativamente alla scelta della giunta Masci di revocare le concessioni cimiteriali per liberare i loculi occupati a fronte di concessioni già pagate per 99 anni nel cimitero di Colle Madonna, accollando ai cittadini le spese necessarie per l’estumulazione, la riduzione in resti e la nuova sistemazione”, affermano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, che hanno espresso un voto fortemente contrario al bilancio di previsione.