Pescara. Arriva anche a Pescara il regolamento per la disciplina del bilancio partecipativo: approvato all’unanimità dal consiglio comunale lo strumento chiesto dal M5S.
Il regolamento prevede di destinare ogni anno, con l’approvazione del bilancio comunale, una somma minima di 100mila euro ad una procedura partecipata che consentirà a chiunque sia domiciliato nel Comune di Pescara (cittadini dai 16 anni in su, associazioni ed enti del terzo settore) di presentare progetti nell’ambito di diversi settori, quali lavori pubblici, parchi ed aree verdi, campi da gioco, riqualificazione dei quartieri e arredo urbano.
L’amministrazione pubblicherà sul sito del Comune un apposito avviso che darà il via al processo, insieme ad un’assemblea pubblica, aperta all’intera cittadinanza, in cui si darà ampia informazione sull’argomento e sulle modalità di svolgimento della procedura.
“Seguirà la fase di presentazione di idee e progetti – spiegano i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – che, dopo una prima verifica tecnica da parte degli uffici, saranno riepilogati in un documento approvato dalla Giunta Comunale perché vengano sottoposti al voto on-line da parte della cittadinanza, in una sezione del sito istituzionale appositamente dedicata al bilancio partecipativo. Il processo terminerà con la pubblicazione degli esiti della votazione e con la realizzazione da parte dell’amministrazione comunale dei progetti che avranno ottenuto il punteggio più elevato”.
“Dopo l’istituzione del question time del cittadino – aggiungono Alessandrini, Sola e Di Renzo – siamo soddisfatti di essere riusciti a far approvare un altro strumento di partecipazione attiva e coinvolgimento popolare, che possa contribuire ad avvicinare i cittadini alle istituzioni e dare loro l’opportunità di incidere almeno in parte nelle scelte dell’amministrazione. Un percorso trasparente ed inclusivo – proseguono i consiglieri pentastellati – che rappresenta quantomeno un punto di partenza rispetto ad un coinvolgimento che avremmo voluto fosse sin da subito ancora più ampio, e continueremo a lavorare per arrivarci”.
“La città reclama ascolto e partecipazione, ha voglia di poter contribuire alla trasformazione del contesto urbano, come dimostra la nascita di tante associazioni e comitati cittadini che, ormai da anni, rivendicano il principio sacrosanto che la città vera è quella degli abitanti”, concludono Alessandrini, Sola e Di Renzo.