Lanciano. “In merito all’ Assemblea della Isi convocata per lunedì 22 dicembre, i sindaci del centrodestra, riunitisi a Lanciano, hanno preso atto che non è stato presentato nessun documento tecnico atto a chiarire con quale percorso si addiverrà allo scioglimento della Isi; se e a quanto ammontino i cespiti in essere; a quanto ammonti il patrimonio della stessa e se è stata chiesta una verifica all’agenzia delle entrate sull’eventuale ricaduta fiscale dell’operazione a carico dei comuni”.
“Inoltre – si legge in una nota v – non è stato presentato un progetto economico finanziario di quello che avverrà e che chiarisca come avverrà questo scioglimento, né un documento tecnico sui prossimi passaggi. Alla luce di tutto questo, noi non parteciperemo all’assemblea di lunedì 22 se non verranno prima date risposte esaustive ai nostri quesiti. E’ fin troppo palese, infatti, che non esiste una strategia nel centrosinistra per gestire il bene acqua. A riprova di ciò ricordiamo che la Sasi ha convocato in data 7 ottobre 2014 un’assemblea per decidere l’incorporazione della Isi, ma la stessa Isi ha bloccato, in quella sede, tale percorso, annunciando il suo scioglimento. I sindaci di sinistra, che hanno eletto i due consiglieri di amministrazione, e a cui gli stessi dovrebbero rispondere, si fanno portare “a cavezza” ora dagli uni ora dagli altri amministratori delle due società, dimostrando di non avere un progetto gestionale. Vorremmo almeno sapere se erano a conoscenza, così come riporta una testata giornalistica on line, della convocazione del CdA della Sasi di qualche giorno fa, riunito solo per regalare promozioni a 12 dei suoi dipendenti, tra quadri e dirigenti, con aumenti di stipendio annessi. Una vera strenna natalizia agli amici degli amici”.
“La sinistra – conclude la nota – sta trattando un bene pubblico così importante come l’acqua con una superficialità disarmante, permettendo ad alcuni amministratori di fare e disfare a proprio piacimento. A tal proposito non abbiamo ricevuto nessuna risposta del presidente Scutti in merito ai chiarimenti chiesti dall’on. Di Stefano sui suoi rapporti con la Jericho Srl e con i suoi soci, ed i rapporti di questi con la Sasi. Ed allora si facciano avanti soprattutto i sindaci di Lanciano e Vasto in particolare, assumendosi la responsabilità di questo caos a cui stanno dando piena copertura politica”.