Chieti. “Il giorno 24 dicembre 2012 alle ore 11.30 presso la sede del palazzo comunale, si riuniva la giunta per deliberare, con voti palesi e unanimi ,di dare mandato al sindaco Umberto Di Primio la sottoscrizione dello schema di convenzione tra Abruzzoenergia spa, Terna e comune di Chieti, per la realizzazione del progetto denominato ‘Nuovo elettrodotto a 330 KV in doppia terna Villanova- Gissi ed opere connesse’ ”.
Così in una nota il portavoce del Meetup Teate 5 Stelle, Andrea Di Ciano, che agiunge: “La convenzione prevede opere di riequilibrio territoriale, che abbiano l’indirizzo di pubblica utilità, per compensare gli impatti territoriali residui alla realizzazione dell’intervento . La prima tranche 300.000 euro verrà corrisposta ad autorizzazione completa e definitiva alla costruzione ed esercizio dell’intervento, comprensiva della dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità e dell’ approvazione del vincolo preordinato all’esproprio.L’altra tranche sempre di 300.000 euro, invece, verranno corrisposti alla realizzazione ed entrata in esercizio delle opere, previa ricezione di attestazione del comune di avvenuta esecuzione a regola d’arte dell’opera di riqualificazione territoriale. Il nostro caro sindaco, in sostanza, nei giorni pari dice di voler bene e di vigilare sulla salute dei suoi cittadini e nei giorni dispari, decide di vendere cara la pelle dei suoi cittadini al prezzo di 600.000 euro. Durante uno dei recenti incontri pubblici organizzati con le amministrazioni comunali è emerso che nelle Convenzioni tra Terna e Comuni, che prevedono forme di compensazione in denaro a vantaggio delle amministrazioni locali, non sarebbe stato considerata alcuna compensazione per le eventuali riduzioni delle entrate fiscali derivanti dai minori oneri che i proprietari degli immobili dovranno versare nelle casse comunali (Imu ecc.) a seguito del deprezzamento del valore degli stessi. Tale situazione, a nostro avviso, potrebbe comportare nel medio e lungo periodo un mancato introito per i comuni di dimensioni estremamente rilevanti in quanto l’opera interessa aree densamente abitate, azzerando ogni vantaggio di tipo economico (o, addirittura, causando un saldo netto negativo!). Se quanto sopra riportato corrisponde al vero, ci troveremmo di fronte ad un fatto estremamente grave al quale porre rimedio immediatamente prima che gli effetti inizino ad esplicarsi nei bilanci comunali. Pertanto chiediamo una rivalutazione dei vari interessi in gioco e un’analisi completa dei costi/benefici per ogni singolo comune anche al fine di procedere, nel caso, ad una risoluzione delle convenzioni in essere”.
“Alcuni comuni – conclude Di Ciano – come Casalincontrada e Casacanditella, hanno recentemente revocato la propria adesione alla Convenzione proposta da Terna rilevando gravi irregolarità. Adesso consolidato che questa maggioranza di centrodestra voglia l’opera, Teate 5 stelle vorrebbe chiedere al neo candidato al cambiamento ,alla carica di sindaco, della coalizione di centro sinistra-destra Luigi Febo se questa opera sia utile al territorio e alla salute dei cittadini!”.