Rapino. “Trasferirò il Municipio sulle strutture disponibili in alta montagna, mantenendo la sede operativa in paese”, questa è la provocazione di Rocco Micucci, sindaco del Comune di Rapino, stanco di dover imporre ai cittadini nuove tasse imposte dal Governo.
“In questo momento di difficoltà economica ed occupazionale, tanti cittadini italiani scoprono che il loro Natale quest’anno sarà ancora più duro! Con un comunicato stampa del 1° dicembre, il Dipartimento delle Finanze ha reso noto che è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale un decreto con cui vengono ridefiniti i criteri per l’applicazione dell’esenzione IMU sui terreni agricoli” – dichiara il sindaco, che insiste –
Un decreto che va a toccare non solo il mio, ma tanti comuni montani abruzzesi, che si troveranno a dover caricare la popolazione di una nuova tassa.
In base al provvedimento, i cittadini possessori di terreni agricoli residenti nei Comuni compresi fra 281 e 600 metri dovranno pagare, mentre sono esenti i Comuni con altitudine superiore ai 600 metri sul livello del mare.
Nei nostri paesi sono tanti i cittadini possessori di terreni, dai quali però non deriva nessuna economia oltretutto in questo periodo. E così noi amministratori, dopo aver chiuso l’assestamento di bilancio al 30 novembre con non pochi sacrifici, abbiamo appreso il giorno dopo di dover imporre una nuova tassa ai nostri abitanti: come se non bastassero quelle già previste (TASI, TARI, IMU) con scadenza il 16 dicembre! Ed anche questa dovrà essere pagata entro il 16, nonostante non ci sia ancora il decreto ufficiale”.