Città Sant’Angelo. Polemica feroce a Città Sant’Angelo dopo il consiglio comunale riunitosi ieri, in forma straordinaria, per discutere la realizzazione del biodigestore a Piano di Sacco.
“Il Consiglio Straordinario di ieri si è trasformato in una farsa, con atteggiamenti autoritari, dove sono stati allontanati i residenti di Piano di Sacco che chiedevano giustamente di essere ascoltati e i tecnici esterni che si sono messi cortesemente a disposizione non hanno avuto diritto di parola, senza scuse alcuna. Vergogna!”, tuona la Consigliera Catia Ciavattella del Gruppo PD-Insieme per Città Sant’Angelo.
“Se il fine era quello di informare perché sono stati zittiti? Questa non è informazione ma indottrinamento”, continua Ciavattella, “Un atteggiamento vergognoso di chi prova inutilmente a discolparsi di una scelta già fatta, in un territorio che le passate amministrazioni hanno sempre difeso. Ma il Sindaco, pensa ancora che dopo tre anni possa ancora reggere la storiella che le colpe sono di chi li ha preceduti? Non prova vergogna a definire vile chi l’ha preceduto? Ieri avete messo in scena uno spettacolo indecoroso e indegno, togliendo la parola anche agli stessi membri della vostra maggioranza”.
Anche l’ex Vice Sindaco Alice Fabbiani di Sinistra Italiana interviene sulla questione: “Ma il Presidente di Ambiente SPA si è reso conto che li non è possibile fare tale impianto? Invece di proporre di andare a Foligno, perché non propone di visitare Piano Di Sacco insieme ai residenti, senza offenderli come è stato fatto ieri. Perché non è stata data la parola neanche alla Vice Presidente Sagazio?”, chiede ancora Fabbiani, “Eppure in passato si pretendevano continue spiegazioni dai rappresentanti del nostro Comune in Ambiente”.
“Perché non vengono presi in considerazione gli altri comuni? Troppo comodo dire Pescara non ha spazio. Come mai sindaco Perazzetti, gli altri sindaci si oppongono o non si sono presentati alla votazione? Nemmeno Città Sant’Angelo ha aree idonee e il Sindaco e i suoi assessori dovrebbero saperlo e farlo presente in tutti i modi e in tutte le sedi invece di dare la colpa all’Opposizione e a chi vi ha preceduti. Sull’impianto di Piano di Sacco non finirà qui la nostra battaglia. Vergognatevi!”, concludono dall’opposizione.