“Anche l’Associazione dei commercianti ha fatto sentire la sua voce – incalza il pentastellato – gli esercenti sono preoccupati della mancata riapertura delle Terme e della scarsità di informazioni sul futuro della stessa, ma anche sulla volontà di avviare un piano alternativo per valorizzare il turismo e le attrattive naturalistiche e paesaggistiche del comprensorio”.
“Attraverso un’attenta analisi condotta dall’Associazione degli albergatori, insieme all’associazione dei commercianti e degli amministratori locali, risulterebbero formulate una serie di interessanti proposte per accrescere i punti di forza e colmare le criticità scaturite dalla chiusura del complesso termale”, riferisce ancora Pettinari, “l’idea proposta, peraltro già ampiamente esposta agli organi politici, è quella di rilanciare la destinazione turistica attraverso un nuovo brand, ‘Caramanico, Terme e Natura’, che si pone l’obiettivo il poter vivere un’esperienza a 360° all’interno del comparto territoriale con eventi di grande richiamo ed iniziative volte a migliorare e creare nuovi servizi sul territorio di Caramanico Terme e valorizzando la destinazione”.
“L’intervento della Regione Abruzzo non può essere legato esclusivamente agli aiuti di Stato – conclude Pettinari – perché sono ancora da approvare con decisione della Commissione Europea, e quindi erogati in anni lontani che non risolvono, purtroppo, l’attuale grave crisi che ha messo in ginocchio l’intero territorio. Per questo voglio sapere se a oggi, siano state individuate nuove imprese per la gestione delle Terme di Caramanico, unitamente alla gestione delle strutture alberghiere annesse e quali tempi sono previsti affinché la nuova gestione possa avere il provvedimento di convenzione con la Regione Abruzzo e diventare pienamente operativa”.