A denunciare il “vero e proprio paradosso”, è stato questa mattina il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che è tornato nel quartiere e ha incontrato stampa e cittadini: “Questi appartamenti rischiano di essere nuovamente occupati abusivamente da delinquenti – spiega Pettinari – stanno qui a marcire mentre tanta brava gente è in attesa di una casa. Riassegnare queste abitazioni ai cittadini onesti che ne hanno diritto è un passo indispensabile per riqualificare il tessuto sociale di questo angolo di periferia”.
“Il passo successivo deve essere quello della riqualificazione urbana. – Incalza Pettinari – Chiedo a Regione Abruzzo di utilizzare tutti gli incentivi messi a disposizione dal Governo, come ad esempio il Superbonus, per ristrutturare le case delle periferie di Pescara. Non solo qui in via Rigopiano, ma anche le Gescal, Rancitelli, Fontanelle, San Donato, Zanni, Borgo marino nord e sud e il quartiere San Giuseppe in zona Ospedale. In queste periferie ci sono palazzi popolari che cadono a pezzi e appartamenti che sono invasi dalla muffa, con infiltrazioni d’acqua diffuse e potenzialmente pericolose sia per la salute che per la solidità della struttura”.
“Ci sono cittadini disperati perché soffrono di malattie respiratorie e sono costretti a vivere in ambienti insalubri e ammuffiti; altri residenti disabili che sono costretti a rimanere chiusi in casa perché le barriere architettoniche di edifici vetusti rendono impossibile l’accesso all’esterno”, continua il pentastellato, “Parliamo di gente rinchiusa da anni, e tutto questo è inaccettabile. Si registra incessante lo spaccio di droga a tutte le ore del giorno e della notte e ci sono cittadini che occupano gli alloggi senza averne diritto. Ci sono delinquenti che rendono la vita dei cittadini onesti un inferno e per cui chiediamo con forza interventi urgenti e continui per ripristinare la legalità nelle nostre periferie. Servono presidi fissi h24 anche con l’ausilio dell’esercito che da anni non viene più richiesto ed impiegato a Pescara . Non servono interventi spot e ad orologeria. Per non parlare dei problemi legati alla sporcizia. Qui in via Rigopiano, per esempio, ci sono delle piccole discariche a cielo aperto nei cortili interni e alcuni occupanti abusivi gettano addirittura l’immondizia dai balconi facendola ricadere su quelli sottostanti. O ancora agli allacci abusivi di luce e acqua che vengono sfruttati da delinquenti e ricadono sui bilanci familiari di cittadini onesti che pagano più del dovuto”.
Le nostre periferie – conclude Pettinari – chiedono dignità e la Regione Abruzzo, che è proprietaria delle case Ater, ha il dovere di intervenire con ogni mezzo a disposizione. Già questi cittadini, in alcuni casi, sono costretti a convivere con problemi di sicurezza che da anni non trovano soluzione, costringerli di fatto anche ad abitare in case fatiscenti e insalubri, mettendo a rischio addirittura la salute è davvero improponibile”.